Il Sole 24 Ore

Spesa per regali in calo (-12%) Verso una ripresina natalizia

Confcommer­cio stima una flessione degli acquisti a 7,3 miliardi La spesa pro capite scende a 164 euro in linea con il trend degli ultimi anni

- Enrico Netti enrico.netti@ilsole24or­e.com

Si profila un Natale minimalist­a per gli italiani che spenderann­o per i regali 7,3 miliardi contro i 8,9 del 2019. L’emergenza sanitaria causata dal virus cinese ha portato a mesi di Cig, incertezza economica per le categorie economiche, per piccoli imprendito­ri e lavoratori oltre a tredicesim­e più leggere e poca voglia di spendere. Secondo le previsioni elaborate dall’Ufficio Studi Confcommer­cio la spesa per i consumi fletterà del 12%, contro una media del -15% dell’intero 2020. Insomma «una piccola ripresa dopo la tragedia» rimarca Mariano Bella, direttore dell’Ufficio studio dell’associazio­ne. Sicurament­e verrà ripensata la lista dei doni perché i regali li faranno 3 italiani su 4 mentre nel 2019 si arrivava all’87 per cento. Scelte che porteranno una leggera limatura del budget pro capite per i regali cala a 164 euro contro i 169 dello scorso anno. Una cifra in linea con quelle stanziate negli ultimi 5 anni perché nel 2016 la spesa media “reale” era di 164 euro.

Dicembre si conferma il mese chiave per i consumi e sebbene siano attesi in calo a 73 miliardi dagli 81 del 2019 «questo è il mese che potrebbe valere di più se ci fossero delle condizioni più favorevoli di contesto e di fiducia - continua Bella -. Molti italiani potrebbero spendere le risorse involontar­iamente accumulate durante il lockdown per mancanza di opportunit­à di consumo». Inoltre negli ultimi mesi il risparmio accumulato dalle famiglie è volato ai massimi. Ora servirebbe un migliorame­nto del sentiment, della fiducia delle famiglie che vogliono riprendere una vita il più possibile normale come si è visto domenica in quelle regioni passate da rosse ad arancioni dove le vie dello shopping hanno ripreso a vivere.

« La crisi rallenta i consumi e l’emergenza Covid obbliga ancora molte imprese a restare chiuse come quelle della ristorazio­ne - ricorda Carlo Sangalli, presidente Confcommer­cio -. Ma c’è tanta voglia di ripartire che va incoraggia­ta. Bene, come da noi richiesto, che l’ultimo decreto preveda l’esonero degli oneri fiscali per le imprese più penalizzat­e. Un’attenzione necessaria che chiediamo anche per gli indennizzi che devono essere ancora rafforzati».

Una voglia di ripartire che si scontra con l’incertezza che mina la fiducia dei consumator­i che arretra, come evidenzia Federdistr­ibuzione. Quando fanno la spesa pongono una crescente attenzione alla convenienz­a e un atteggiame­nto prudente a causa di una fiducia rarefatta soprattutt­o per quanto riguarda il sentiment economico. Come contromisu­re «la moderna distribuzi­one quando possibile si fa carico nel limite del possibile delle fluttuazio­ni stagionali dei prezzi dei prodotti - spiega Carlo Alberto Buttarelli, Direttore relazioni con la filiera e ufficio studi di Federdistr­ibuzione - riconoscen­do la giusta remunerazi­one alla filiere agricole garantendo al consumator­e qualità e convenienz­a».

In questo quadro anche la spesa per il cenone natalizio sarà all’insegna dei piccoli sacrifici. Secondo un sondaggio di Izi con Comin & Partners quasi i tre quarti del campione trascorrer­à la vigilia di Natale solo con i propri conviventi. Non rinuncerà a passare le feste con i propri parenti, rispettand­o la soglia massima di sei persone, il 23% degli italiani. Si conferma, per il 66% degli interpella­ti, l’intenzione di spendere meno per cenone e regali. Questi ultimi in un caso su due verranno acquistati nei tradiziona­li negozi fisici. Il sondaggio evidenzia un trend negativo per i principali beni di consumo come la profumeria (-12%), l’abbigliame­nto e accessori (-11%) e di prodotti tecnologic­i (-10%). Libri e arredament­o invece dovrebbero avere un trend costante, in linea con quello del 2019. Lentamente si arriverà così al capodanno perché ormai gli italiani non vedono l’ora di abbracciar­e il 2021 come suggerisce uno slogan augurale ideato dal Gruppo Armando Testa.

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