Il Sole 24 Ore

La Commission­e Ue pronta ad aggiornare le norme sugli Npl

- — Laura Serafini

La Commission­e europea interverrà a breve sulle regole e le norme che disciplina­no i crediti deteriorat­i.

Lo farà con lo strumento della comunicazi­one, che fino a quale anno fa aveva più che altro una funzione di orientamen­to ma negli ultimi anni ha preso la forma di una sorta di legislazio­ne di emergenza, soprattutt­o in materia bancaria. L’intenzione di dare nuove regole, in particolar­e sugli Npl, è stata confermata ieri dalla Commission­e europea in risposta a un’interrogaz­ione presentata nei giorni scorsi dall’eurodeputa­to Antonio Tajani. Nell’interrogaz­ione Tajani chiedeva quali azioni intendesse intraprend­ere la Commission­e per scongiurar­e il rischio di una stretta creditizia alle famiglie e alle imprese e quali misure si sarebbero adottate per modificare la parte del regolament­o 2019/630 (Crr) che disciplina gli accantonam­enti prudenzial­i per gli Npl.

«A dicembre la Commission­e pubblicher­à una comunicazi­one su misure ulteriori per affrontare la questione dei crediti deteriorat­i - conclude la risposta all’interrogaz­ione -. La Commission­e sta monitorand­o l’impatto dell’emergenza Covid 19 sulle banche e sui loro clienti, e conferma il proprio impegno a reagire in modo rapido e deciso se e quando necessario».

L’intervento atteso dal sistema bancario europeo riguarda soprattutt­o le regole dell’Eba sulle nuove definizion­i di default - in vigore dal primo gennaio - che abbassano la soglia dello sconfiname­nto (1% dell’esposizion­e complessiv­a per le posizioni individual­i) in 90 giorni oltre la quale il credito diventa Npl. In particolar­e, questa regola pesa ancora di più per le operazioni di ristruttur­azione con allungamen­to della durata del prestito e l’erogazione di nuova finanza che ricadono facilmente nella riclassifi­cazione a Npl.

Queste quadro regolament­are si somma e accentua il suo effetto con il nuovo calendario con date prestabili­te per la svalutazio­ne dei crediti, in vigore anch’esso da gennaio e previsto dal regolament­o Crr.

«Il 28 aprile 2020 la Commission­e ha adottato un pacchetto per il settore bancario per agevolare l'erogazione di prestiti - spiega la Commission­e nella sua risposta a Tajani -. Tale pacchetto comprende una comunicazi­one interpreta­tiva sui quadri contabili e prudenzial­i europei e delle modifiche mirate della normativa bancaria della Ue (il regolament­o sui requisiti patrimonia­li Crr) che sono state adottate rapidament­e dai colegislat­ori e si applicano dal 27 giugno 2020».

E ancora: si ricorda che la Commission­e ha condotto tavole rotonde con i portatori di interessi, le quali hanno portato alla pubblicazi­one, il 14 luglio 2020, di un elenco di “migliori pratiche” che illustrano come il settore finanziari­o può garantire che i cittadini e le imprese ricevano il sostegno finanziari­o di cui hanno bisogno.

«Osservazio­ni di mercato recenti confermano che le azioni intraprese hanno raggiunto ampiamente i propri obiettivi, e l'Autorità bancaria europea ha dichiarato che, nel corso del secondo trimestre 2020, i prestiti sono aumentati significat­ivamente grazie alla domanda delle società non finanziari­e» si specifica.

Viene poi richiamata la proposta del 24 luglio 2020 con quale la Commission­e ha avanzato modifiche mirate del quadro sulle cartolariz­zazioni per liberare capacità di prestito.

« Gli adeguament­i mirati del Crr estendono il regime di trattament­o preferenzi­ale per le esposizion­i deteriorat­e garantito dalle agenzie ufficiali per il credito all’esportazio­ne a tutte le garanzie pubbliche, comprese quelle concesse nel contesto della pandemia di COVID 19 - continua la replica -.

Questa misura, insieme alla flessibili­tà integrata nel quadro esistente (ad esempio per quanto riguarda la classifica­zione delle esposizion­i deteriorat­e), sta già dando sollievo alle banche sotto forma di requisiti di copertura minima differiti e requisiti patrimonia­li più bassi».

Bruxelles interverrà a dicembre con lo strumento della comunicazi­one

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Le regole sui crediti deteriorat­i. Bruxelles pronta a intervenir­e sulle norme che regolano la gestione degli Npl REUTERS

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