Un minibond di squadra per sei Pmi della Puglia
Emissioni da 18,8 milioni, garanzia di Puglia Sviluppo e investitori istituzionali
Nuova seconda emissione di minibond della regione Puglia per 18,8 milioni di euro che, sommati alla prima del settembre 2019, genera un portafoglio totale di oltre 52 milioni. Dopo i primi 14 minibond emessi a settembre 2019, ora le Pmi che hanno deciso di ricorrere al mercato dei capitali, e non al canale bancario, sono sei, dunque molto oltre i soli 9 titoli emessi in Puglia tra il 2012 ed il 2019.
Tutti i titoli emessi sono assistiti dalla garanzia di portafoglio di Puglia Sviluppo, la società in house diretta da Antonio De Vito, che ha realizzato lo strumento di finanza innovativa che, progettato prima della pandemia, sta ora «esprimendo un grande potenziale per la ripartenza», come dice la presidente Grazia D’Alonzo.
Gli investitori istituzionali sono, anche in questa seconda emissione, Cassa DDPP e Mcc che hanno sottoscritto, ciascuno, poco meno della metà dell’ammontare complessivo, mentre il restante 5% è stato investito da UniCredit, che ha agito anche da originator della cartolarizzazione, oltre che da arranger.
«Pur in una fase di emergenza – commenta Andrea Casini di UniCredit – mobilitiamo quindi nuove e importanti risorse, cruciali per favorire il processo di ripartenza delle Pmi pugliesi». Tra prima e seconda emissione Mcc ha sottoscritto, in tutto, 24,6 milioni di euro, per sostenere gli investimenti di quelle Pmi che – sottolinea il governatore della regione, Michele Emiliano -« stanno utilizzando i minibond per acce le accelerare rare i loro obiettivi di crescita e guardare avanti, nonostante il contesto».
Quanto all alle e 6 Pmi, d due ue investiranno nella provincia di Lecce, la Gelesis di Calimera (5 milioni per accelerare la commercializzazione sul mercato Usa dicapsuleb ioassorbenti contro l’ obesità già approvate dalla F da statunitense) e la Casa di Cura Petrucciani (investimenti di 2,5 milioni per potenziare l’assistenza diagnostica, medica ed interventistica). Vi è po ila Itel Telecomunicazioni di Ruvo, nel barese, con 3,2 per la sua divisione di radiofarmaceutica; l aD reamProject di Barletta (Bat) con 2,25 per automatizzare i campioni della collezione; la brindisina Cedat85 diventata famosa per aver vinto una gara d’appalto per la trascrizione e traduzione, in 24 lingue, dei dibattiti in aula al Parlamento europeo, che ha emesso minibond per 3,2 milioni di euro per R&S. Infine RossoGargano (Foggia), conserve di pomodoro, che ha emesso minibond da 3 milioni per sostenere nuova linea di prodotti.