Snam, secondo transition bond da 600 milioni
L’emissione ha ricevuto richieste per 2,6 miliardi Da FS bond privato per CDP
Snam allarga la sua presenza nella finanza sostenibile emettendo il suo secondo transition bond dedicato a progetti di riduzione delle emissioni di Co2 e di efficienza energetica. L’emissione da 600 milioni di euro ha ottenuto richieste per oltre 2,6 miliardi di euro, con un'elevata qualità e un’ampia diversificazione geografica degli investitori. La forte domanda ha spinto l’emittente ad aumentare da 500 milioni a 600 milioni la size del bond. Il titolo con scadenza 8 anni ha una cedola pari a zero e un rendimento alla scadenza di 0,035% pari a uno spread sul tasso midswap di 38 punti base. Le caratteristiche dell’emissione rendono il bond Snam «il più lungo prestito obbligazionario con cedola pari a zero mai emesso da un emittente italiano», si legge in un comunicato. «Con questa emissione rafforziamo ulteriormente il nostro impegno nella finanza sostenibile, che è un pilastro della strategia ESG di Snam per supportare lo sviluppo delle attività per la decarbonizzazione del sistema, come l’idrogeno, il biometano, l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile», ha commentatio l’ad di Snam, Marco Alverà.
Questo secondo transition bond da 600 milioni di euro si affianca al primo da 500 milioni emesso da Snam lo scorso 10 giugno e rientra nel piano del gruppo sulla finanza sostenibile per la transizione energetica per gli anni 2020-2024, presentato lo scorso 25 novembre. Il piano prevede la crescita del peso della finanza sostenibile dall’attuale 40% a oltre il 60% del funding disponibile. I progetti definiti dal Transaction bond framework hanno ottenuto il parere come second party opinion della società indipendente Dnv-GL la quale ogni anno avrà il compito di controllare lo stato di avanzamento dei progetti. Nel frattempo, Snam ha avviato un’offerta di riacquisto su otto bond in circolazione con l’obiettivo di ottimizzare la struttura del debito e migliorare il costo del capitale.
Intanto, FS Italiane ha collocato, attraverso un private placement, un bond da 250 milioni di euro, durata 10 anni, emesso alla pari con tasso pari allo 0.641%, la quale rappresenta «la cedola fissa più bassa pagata da FS per un’emissione obbligazionaria sul mercato dei capitali», si legge in una nota. Un risultato ottenuto in una seduta in cui i titoli di Stato italiani hanno toccato il minimo storico. Cassa Depositi e Prestiti ha sottoscritto il titolo e Credit Agricole CIB ha agito in qualità di sole bookrunner. Il funding sarà destinati alla copertura degli investimenti di RFI in infrastrutture.