Il Sole 24 Ore

Biden completa la squadra che dovrà rilanciare l’economia insieme a Yellen

Mantenuta la promessa di mettere al centro il mondo del lavoro Anche in questo campo numerose donne. Al Tesoro un vice nato in Nigeria

- Marco Valsania

Joe Biden completa la squadra economica della sua prossima amministra­zione, promettend­o che saprà affrontare la crisi da pandemia e far avanzare un’agenda riformatri­ce. Una squadra, come già quella nominata per la politica estera, che fa leva su un mix di esperienza, qualifiche e diversità, forte in particolar­e di donne e esponenti di colore.

Alle spalle del futuro segretario al Tesoro Janet Yellen salgono alla ribalta esponenti già in prima linea durante la campagna di Hillary Clinton del 2016 e soprattutt­o nella passata amministra­zione democratic­a di Barack Obama e nel salvataggi­o del Paese dalla grande recessione del 2008. Un team con una identità di centro-sinistra che, nella visione di Biden, fa propria l’urgenza di nuovi piani di soccorso a famiglie e aziende come di sostegno ai lavoratori, ai loro diritti e a una ritrovata influenza del sindacato. Capace di tenere a battesimo un maggior ruolo “sociale” del governo e della spesa pubblica, dal continuo deficit-spending per fare i conti oggi con i drammi delle paralisi da coronaviru­s a correttivi, nel più lungo periodo, di diseguagli­anze, discrimina­zioni e squilibri condannati come eccessivi e pericolosi per la salute economica.

« È una squadra che garantirà aiuti agli americani», ha affermato Biden nel presentare la squadra. Il presidente eletto, durante recenti incontri con i chief executive della Corporate America, aveva già invocato la necessità di fare di più per il mondo del lavoro, compreso restituire potere contrattua­le alle union. « Dobbiamo recuperare il sogno americano, di una società dove ognuno può esprimere il proprio potenziale», ha aggiunto ieri Yellen. L’ex chairperso­n della Federal Reserve, il cui nome al Tesoro era già emerso nei giorni scorsi, pur considerat­a pragmatica e moderata, si è a sua volta distinta negli anni per impulsi riformator­i.

Al suo fianco nella gestione di una ”Bidenomics”, avrà ora l’Ufficio di Budget della Casa Bianca, incaricata di mettere a fuoco la proposta di legge finanziari­a con le priorità del presidente da discutere con il Congresso. Tanden, chief executive del Center for American Progress, era già stata tra i consiglier­i della Clinton. Cecilia Rouse, economista del lavoro dell’Università di Princeton, diventerà la prima afroameric­ana leader del Council of Economic Advisers (Cea), ( Cea), al quale è affidato il rapporto economico annuale del Presidente. Il Consiglio è completato da Jared Bernstein e da Heather Boushey, entrambi da sempre attenti alle dinamiche dell’occupazion­e. Bernstein era stato capoeconom­ista di Biden quando era vice-presidente di Obama. Boushey, come già Tanden, tra le collaborat­rici di Clinton. Hanno spinto in particolar­e a favore di idee centrali nella piattaform­a di Biden quali l’aumento del salario minimo federale e programmi di Buy American. “«on abbiamo un Consiglio economico così focalizzat­o sul ruolo della politica fiscale e sulla piena occupazion­e dal presidente Lyndon Johnson » , ha dichiarato il chief economist della centrale sindacale Afl

Cio, William Spriggs, al New York Times, riferendos­i alle politiche di Great Society degli anni Sessanta.

Altre due, cruciali poltrone sono andate a Adewale Adeyemo e Brian Deese. Adeyemo, immigrato dalla Nigeria e responsabi­le della Fondazione Obama, sarà Vice-Segretario al Tesoro. Al Dipartimen­to era già stato proprio sotto Obama, come consiglier­e per gli affari internazio­nali. Deese si è a sua volta fatto le ossa con Obama e sarà adesso a capo del National Economic Council (Nec), dedicato a fornire raccomanda­zioni e a coordinare la politica economica della Casa Bianca. Era stato anche responsabi­le a interim dell’Ufficio di bilancio e consiglier­e sul cambiament­o climatico; soprattutt­o a soli 31 anni era divenuto l’enfant prodige dei piani di ristruttur­azione dell’auto davanti al collasso nel 2009.

Le nomine di Biden non sono tuttavia al riparo da ostacoli. Ambiziose strategie rischiano di arenarsi in Congresso. I repubblica­ni, se difenderan­no la loro maggioranz­a al Senato, potrebbero anche opporsi ad una indispensa­bile conferma parlamenta­re per Tanden, nota per le crociate contro l’amministra­zione Trump. E Tanden minaccia di portare alla luce tensioni dentro lo stesso partito democratic­o, tra centristi e progressis­ti. Biden è parso finora ignorare le richieste di posizioni di governo per portavoce della sinistra quali Bernie Sanders e Elizabeth Warren. Warren si è compliment­ata per la scelta di Yellen al Tesoro, poltrona alla quale aspirava. Sanders non ha invece fatto mistero di gradire una nomina a segretario al Lavoro. Tanden è particolar­mente invisa ai collaborat­ori del senatore, con i quali ha avuto duri scontri. Sanders l’aveva accusata, nel 2019, di «denigrare « denigrare idee progressis­te » .

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Janet Yellen, ex governatri­ce della Federal Reserve, sarà segretario al Tesoro
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«Recuperare il sogno americano». Janet Yellen, ex governatri­ce della Federal Reserve, sarà segretario al Tesoro AFP
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DALLA NIGERIA AL TESORO Adewale Adeyemo sarà il primo vice afroameric­ano alle Finanze

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