Biden completa la squadra che dovrà rilanciare l’economia insieme a Yellen
Mantenuta la promessa di mettere al centro il mondo del lavoro Anche in questo campo numerose donne. Al Tesoro un vice nato in Nigeria
Joe Biden completa la squadra economica della sua prossima amministrazione, promettendo che saprà affrontare la crisi da pandemia e far avanzare un’agenda riformatrice. Una squadra, come già quella nominata per la politica estera, che fa leva su un mix di esperienza, qualifiche e diversità, forte in particolare di donne e esponenti di colore.
Alle spalle del futuro segretario al Tesoro Janet Yellen salgono alla ribalta esponenti già in prima linea durante la campagna di Hillary Clinton del 2016 e soprattutto nella passata amministrazione democratica di Barack Obama e nel salvataggio del Paese dalla grande recessione del 2008. Un team con una identità di centro-sinistra che, nella visione di Biden, fa propria l’urgenza di nuovi piani di soccorso a famiglie e aziende come di sostegno ai lavoratori, ai loro diritti e a una ritrovata influenza del sindacato. Capace di tenere a battesimo un maggior ruolo “sociale” del governo e della spesa pubblica, dal continuo deficit-spending per fare i conti oggi con i drammi delle paralisi da coronavirus a correttivi, nel più lungo periodo, di diseguaglianze, discriminazioni e squilibri condannati come eccessivi e pericolosi per la salute economica.
« È una squadra che garantirà aiuti agli americani», ha affermato Biden nel presentare la squadra. Il presidente eletto, durante recenti incontri con i chief executive della Corporate America, aveva già invocato la necessità di fare di più per il mondo del lavoro, compreso restituire potere contrattuale alle union. « Dobbiamo recuperare il sogno americano, di una società dove ognuno può esprimere il proprio potenziale», ha aggiunto ieri Yellen. L’ex chairperson della Federal Reserve, il cui nome al Tesoro era già emerso nei giorni scorsi, pur considerata pragmatica e moderata, si è a sua volta distinta negli anni per impulsi riformatori.
Al suo fianco nella gestione di una ”Bidenomics”, avrà ora l’Ufficio di Budget della Casa Bianca, incaricata di mettere a fuoco la proposta di legge finanziaria con le priorità del presidente da discutere con il Congresso. Tanden, chief executive del Center for American Progress, era già stata tra i consiglieri della Clinton. Cecilia Rouse, economista del lavoro dell’Università di Princeton, diventerà la prima afroamericana leader del Council of Economic Advisers (Cea), ( Cea), al quale è affidato il rapporto economico annuale del Presidente. Il Consiglio è completato da Jared Bernstein e da Heather Boushey, entrambi da sempre attenti alle dinamiche dell’occupazione. Bernstein era stato capoeconomista di Biden quando era vice-presidente di Obama. Boushey, come già Tanden, tra le collaboratrici di Clinton. Hanno spinto in particolare a favore di idee centrali nella piattaforma di Biden quali l’aumento del salario minimo federale e programmi di Buy American. “«on abbiamo un Consiglio economico così focalizzato sul ruolo della politica fiscale e sulla piena occupazione dal presidente Lyndon Johnson » , ha dichiarato il chief economist della centrale sindacale Afl
Cio, William Spriggs, al New York Times, riferendosi alle politiche di Great Society degli anni Sessanta.
Altre due, cruciali poltrone sono andate a Adewale Adeyemo e Brian Deese. Adeyemo, immigrato dalla Nigeria e responsabile della Fondazione Obama, sarà Vice-Segretario al Tesoro. Al Dipartimento era già stato proprio sotto Obama, come consigliere per gli affari internazionali. Deese si è a sua volta fatto le ossa con Obama e sarà adesso a capo del National Economic Council (Nec), dedicato a fornire raccomandazioni e a coordinare la politica economica della Casa Bianca. Era stato anche responsabile a interim dell’Ufficio di bilancio e consigliere sul cambiamento climatico; soprattutto a soli 31 anni era divenuto l’enfant prodige dei piani di ristrutturazione dell’auto davanti al collasso nel 2009.
Le nomine di Biden non sono tuttavia al riparo da ostacoli. Ambiziose strategie rischiano di arenarsi in Congresso. I repubblicani, se difenderanno la loro maggioranza al Senato, potrebbero anche opporsi ad una indispensabile conferma parlamentare per Tanden, nota per le crociate contro l’amministrazione Trump. E Tanden minaccia di portare alla luce tensioni dentro lo stesso partito democratico, tra centristi e progressisti. Biden è parso finora ignorare le richieste di posizioni di governo per portavoce della sinistra quali Bernie Sanders e Elizabeth Warren. Warren si è complimentata per la scelta di Yellen al Tesoro, poltrona alla quale aspirava. Sanders non ha invece fatto mistero di gradire una nomina a segretario al Lavoro. Tanden è particolarmente invisa ai collaboratori del senatore, con i quali ha avuto duri scontri. Sanders l’aveva accusata, nel 2019, di «denigrare « denigrare idee progressiste » .