Partite Iva, pacchetto di aiuti in arrivo
Allo studio un anno senza contributi per gli autonomi: fondo da 1 miliardo Indennità per gli iscritti alla gestione separata Inps che hanno perso reddito
Edizione chiusa in redazione alle 22
Allo studio un pacchetto di aiuti per le partite Iva e destinato a essere collocato nella legge di bilancio. Le ipotesi di lavoro sono due. Da una parte si vorrebbe finanziare con un fondo da un miliardo lo stop per un anno ai contributi per i lavoratori autonomi. Dall’altro si lavora all’introduzione di un ammortizzatore sociale destinato agli iscritti alla gestione separata Inps che hanno subito perdite significative di reddito rispetto alla media degli anni precedenti.
Proroga e ampliamento del Superbonus del 110% in due tappe e sostegno alle partite Iva con l’ipotesi di un anno bianco per i contributi dovuti dagli autonomi. Sono i due fronti caldi della “battaglia tattica” sulla legge di bilancio in atto alla Camera. Che anche ieri si è tramutata in una giornata all’insegna del “tira e molla” tra maggioranza e opposizione, ancora alla ricerca di un’intesa di massima che non appare impossibile sul restyling della manovra. E che, anche per la richiesta del centrodestra di avere a disposizione più tempo per l’esame del Ddl, potrebbe sfociare in un allungamento dei tempi rispetto all’attuale tabella di marcia. I momenti di tensione non sono mancati, come sulla proposta di cannabis light sponsorizzata da parte della maggioranza ma osteggiata dal centrodestra. Ma a condizionare in maniera significativa l’esito della partita in corso sarà il prolungamento del maxi sconto fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza degli edifici, chiesto a gran voce da tutte le forze politiche, così come il sostegno ai lavoratori autonomi su cui il pressing, anche in questo caso, è bipartisan.
Sulla questione partite Iva è intervenuto ieri il ministro Luigi Di Maio, che con un post ha annunciato l’intenzione del Governo di escludere dal pagamento dei minimali contributivi gli autonomi con «reddito» (forse sarebbe più chiaro parlare di ricavi o compensi) fino a 50mila euro. Un’uscita in avanti del M5S che, appena giunta a Montecitorio nel corso dei lavori, ha spinto il leghista Massimo Garavaglia, e tutta l’opposizione, a rivendicare la paternità dell’anno bianco sui contributi per le partite Iva. Nelle prossime ore il confronto proseguirà con l’idea di circoscrivere l’intervento alle partite Iva più piccole sostenendolo con un fondo da almeno un miliardo. E affiancandolo alla Cig embrionale per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps.
Per la proroga e l’ampliamento del Superbonus del 110% si dovrà anche attendere la definizione del recovery plan italiano. L’ennesima conferma è arrivata dal viceministro all’Economia, Antonio Misiani (Pd) che ha ricordato come il Next Generation Eu sarà utilizzato per sostenere le spese dello Stato legate al 110%, precisando però che per ogni semestre di proroga occorrono non meno di 5 miliardi. Di qui l’ipotesi che si starebbe valutando di allungare la vita dell’agevolazione fiscale per il primo semestre 2022 attingendo dalla dote del Recovery fund (20 miliardi complessivi) non utilizzata per coprire tutto il 2021, ma considerando validi anche gli interventi di riqualificazione energetica e quelli del sisma bonus avviati sempre entro giugno 2022 e ultimati nella seconda parte di quell’anno: derogando così in qualche modo al principio di cassa che regola di fatto il bonus finalizzato a rilanciare l’edilizia.
Oltre alla proroga sul tavolo restano anche altri possibili ritocchi, a partire dalla semplificazione delle procedure per il rilascio dei certificati di agibilità o l’estensione del 110% per l’installazione della fibra negli immobili. In lista d’attesa anche gli emendamenti sugli affitti dei negozi, con la stabilizzazione della cedolare secca e la calibratura dei crediti d’imposta. Così come la possibilità di rivedere limiti e deroghe alla compensazione di debiti fiscali e crediti con la Pa.
Tensione sulla proposta di cannabis light sponsorizzata da parte della maggioranza ma osteggiata dal centrodestra.