«Si dia più tempo alle imprese per restituire i debiti contratti»
Orsini: il rischio è penalizzare investimenti e crescita, la questione va affrontata
C’è un pericolo che va scongiurato: «se le imprese dovranno utilizzare la liquidità per restituire il debito contratto in questi mesi non avranno le risorse per gli investimenti e quindi per la crescita». Per Emanuele Orsini, vice presidente di Confindustria per il Credito, finanza e fisco, entro i prossimi sei mesi, cioè prima che scada la moratoria, la questione debito dovrà essere affrontata. O si rischia di mettere in gioco la ripartenza del paese.
Nell’immediato, invece, c’è un’altra questione che il governo dovrebbe inserire in cima alla propria agenda: la proroga del super bonus 110 per cento. «Come Confindustria ne siamo convinti con assoluta fermezza. E chiediamo che questa misura venga inserita nelle programmazioni del Piano di Ripresa e Resilienza», ha detto Orsini, parlando al convegno Febaf. «L’agevolazione che offre il super bonus darà un forte impulso alla ripartenza e sarà un volano per l’economia del paese. È necessario rendere strutturale questa misura e prorogarla fino al 2024. Abbiamo bisogno che tutto il governo creda in questo incentivo economico e lo inserisca tra le sue priorità». Ad oggi, ha spiegato Orsini, i comuni sono in grande difficoltà sul rilascio delle pratiche amministrative e più in generale della documentazione necessaria. «Occorre una vera programmazione per i cantieri edili: viste le condizioni di emergenza sanitaria e climatiche attualmente gli interventi superano l’anno di esecuzione».
Ci sono altri fronti su cui lavorare per rafforzare le imprese: «un cultura finanziaria più diffusa nelle pmi», ha detto Orsini, per evitare che siano quasi esclusivamente dipendenti dal credito bancario, come è oggi, e abbiano la capacità di ricorrere a forme di finanza alternativa. Sul debito, nel 2020 è stata realizzata la moratoria, insieme a strumenti di garanzia pubblica che hanno favorito, ad oggi, la concessione di 135 miliardi alle aziende. Questo ha garantito la continuità aziendale ma pesa sulla struttura finanziaria. Confindustria sta realizzando uno studio sull’indebitamento dei vari settori. Per Orsini «è necessario allungare di almeno 10 anni il periodo di rimborso», con soluzioni da definire con la Ue.
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