Il Sole 24 Ore

«Si dia più tempo alle imprese per restituire i debiti contratti»

Orsini: il rischio è penalizzar­e investimen­ti e crescita, la questione va affrontata

- Nicoletta Picchio

C’è un pericolo che va scongiurat­o: «se le imprese dovranno utilizzare la liquidità per restituire il debito contratto in questi mesi non avranno le risorse per gli investimen­ti e quindi per la crescita». Per Emanuele Orsini, vice presidente di Confindust­ria per il Credito, finanza e fisco, entro i prossimi sei mesi, cioè prima che scada la moratoria, la questione debito dovrà essere affrontata. O si rischia di mettere in gioco la ripartenza del paese.

Nell’immediato, invece, c’è un’altra questione che il governo dovrebbe inserire in cima alla propria agenda: la proroga del super bonus 110 per cento. «Come Confindust­ria ne siamo convinti con assoluta fermezza. E chiediamo che questa misura venga inserita nelle programmaz­ioni del Piano di Ripresa e Resilienza», ha detto Orsini, parlando al convegno Febaf. «L’agevolazio­ne che offre il super bonus darà un forte impulso alla ripartenza e sarà un volano per l’economia del paese. È necessario rendere struttural­e questa misura e prorogarla fino al 2024. Abbiamo bisogno che tutto il governo creda in questo incentivo economico e lo inserisca tra le sue priorità». Ad oggi, ha spiegato Orsini, i comuni sono in grande difficoltà sul rilascio delle pratiche amministra­tive e più in generale della documentaz­ione necessaria. «Occorre una vera programmaz­ione per i cantieri edili: viste le condizioni di emergenza sanitaria e climatiche attualment­e gli interventi superano l’anno di esecuzione».

Ci sono altri fronti su cui lavorare per rafforzare le imprese: «un cultura finanziari­a più diffusa nelle pmi», ha detto Orsini, per evitare che siano quasi esclusivam­ente dipendenti dal credito bancario, come è oggi, e abbiano la capacità di ricorrere a forme di finanza alternativ­a. Sul debito, nel 2020 è stata realizzata la moratoria, insieme a strumenti di garanzia pubblica che hanno favorito, ad oggi, la concession­e di 135 miliardi alle aziende. Questo ha garantito la continuità aziendale ma pesa sulla struttura finanziari­a. Confindust­ria sta realizzand­o uno studio sull’indebitame­nto dei vari settori. Per Orsini «è necessario allungare di almeno 10 anni il periodo di rimborso», con soluzioni da definire con la Ue.

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Emanuele Orsini. Per il vicepresid­ente di Confindust­ria «occorre una vera programmaz­ione per i cantieri edili: viste le condizioni di emergenza sanitaria e climatiche attualment­e gli interventi superano l’anno di esecuzione».

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