Autonomi e scuola paritaria priorità del centrodestra per trattare
Salvini: proposte concrete Scontro con Di Maio sull’anno fiscale senza tasse
Il giudizio complessivo sulla manovra resta negativo. E il voto finale lo confermerà. Ma nonostante questo il centrodestra resta disponibile al confronto con il Governo e la maggioranza sulla legge di Bilancio e, in prospettiva, sul nuovo scostamento che verrà proposto a gennaio. «In una giornata in cui la maggioranza litiga sulle poltrone, noi portiamo delle proposte concrete per la Manovra», ha detto ieri Matteo Salvini al termine della conferenza stampa con la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il numero due di Forza Italia, Antonio Tajani. I temi al centro delle richieste del centrodestra sono noti: sostegni per «i non garantiti», ovvero per «autonomi», «professionisti» ma anche per «scuole paritarie e famiglie». Nella sala Nassirya del Senato (presenti anche Lorenzo Cesa per l’Udc, Maurizio Lupi di Nci e il totiano Stefano Benigni), Meloni ha rivendicato che se «finalmente» queste categorie vengono prese in considerazione è «grazie alla battaglia portata avanti dal centrodestra». La leader di Fdi ha ricordato anche la battaglia «vinta» nel decreto Ristori sui 90 milioni destinati a finanziare l’uso di mezzi privati quali taxi, Ncc, bus turistici per il trasporto locale, che consentiranno di alleggerire l’assembramento sui mezzi pubblici e allo stesso offriranno un entrata economica a categorie tra le più colpite dalla pandemia. «Per questo - ha aggiunto Tajani - abbiamo dato il via libera allo scostamento (lo scorso 26 novembre ndr) perché tutto ciò su cui ci eravamo impegnati, ora lo stanno portando avanti».
Certo adesso c’è da capire come si declina in pratica la disponibilità manifestata dall’esecutivo. Per il momento in commissione Bilancio alla Camera molte delle richieste presentate dall’opposizione (e dalla maggioranza) sono state accantonate. Silvio Berlusconi, nella lettera inviata al Corriere della Sera ieri, ha chiesto al Governo interventi per 2,5 miliardi a favore di professionisti e lavoro autonomo di qui a gennaio, tornando a sostenere la richiesta di una «sorta di anno fiscale bianco». Proposta che ieri ha rilanciato anche Luigi Di Maio («2021 anno bianco per gli autonomi»), facendo infuriare il centrodestra. «Senza di noi, senza il centrodestra, questa proposta non si faceva neanche morti», ha tuonato il leghista Massimo Garavaglia, sottolineando che «la politica ha le sue regole» e se non si rispettano «non è detto che finisca bene». Prudente il partito di Giorgia Meloni che attende risposte concrete dalla maggioranza e intanto si scaglia contro la norma sul Money transfer: «È inaccettabile detassare chi porta contanti all’estero, spesso frutto di illegalità e nero e penalizzare gli italiani che non fanno ricorso alla moneta elettronica», ha attaccato Meloni. Il capogruppo di Fdi in commissione Bilancio, Paolo Trancassini, ha chiesto la soppressione della norma e presentato emendamenti a sostegno delle imprese tra cui lo sgravio Ires per le imprese che assumono e l’abolizione di sugar e plastic tax. Famiglia e scuola sono invece i due temi su cui spingono in particolare i piccoli partiti del centrodestra. Maurizio Lupi, leader di Noi con l’Italia, ha proposto di consentire la detrazione fiscale delle rette scolastiche e ha chiesto sostegno finanziario per gli istituti che ospitano alunni disabili.
Ma la partita che si sta giocando in queste ore alla Camera sulla legge di Bilancio sappiamo già che avrà dei tempi supplementari: solo una parte delle misure sarà coperta dalla manovra. Il resto arriverà con il decreto Ristori quinquies o «Finale», dopo l’approvazione del nuovo scostamento. Se il dialogo Governo-opposizione andrà avanti stavolta lo capiremo non solo contando gli emendamenti del centrodestra accolti ma anche gli ordine del giorno che impegneranno l’esecutivo a recepire a gennaio quanto non è stato possibile finanziare con la manovra.
Se il dialogo con il Governo andrà avanti si capirà anche dagli ordini del giorno che impegneranno l’esecutivo per il Dl Ristori Final