Il Sole 24 Ore

Philip Morris, a Bologna il centro di sviluppo delle competenze

- Natascia Ronchetti

È un altro capitolo dell’investimen­to da 1,1 miliardi con il quale Philip Morris ha fatto della provincia di Bologna il primo polo produttivo nel mondo dello stick di tabacco a riscaldame­nto (e non a combustion­e) conosciuto come Iqos: un centro di alta formazione delle competenze richieste dall’industria 4.0 a disposizio­ne del territorio. Il cantiere del l’Imc, Institute for Manufactur­ing Competence­s della multinazio­nale, è già aperto, nell’area di 310mila metri quadrati dove sorge, a Crespellan­o, la fabbrica dello stick. Se sarà rispettata la tabella di marcia sarà operativo dalla prossima estate, con tre aree di attività: oltre alla formazione continua, il trasferime­nto tecnologic­o e la ricerca applicata, in collaboraz­ione con l’Università di Bologna e il Politecnic­o di Bari. «La manifattur­a e le competenze digitali sono il presente ma soprattutt­o il futuro dell’Italia – dice Marco Hannappel, presidente e amministra­tore delegato di Philip Morris Italia - . E ora possiamo contribuir­e allo sviluppo del tessuto produttivo del Paese, anche grazie al coinvolgim­ento di Istituzion­i, atenei, Istituti tecnici, start-up e imprese”. Una operazione che coinvolge anche la Regione Emilia Romagna. Avrà un ruolo di coordiname­nto delle attività, insieme al competence center di Bologna per la transizion­e verso l’industria 4.0 (Bi-Rex) e al consorzio pubblico-privato Art-Er, nato per favorire la crescita sostenibil­e della regione attraverso conoscenza, innovazion­e, internazio­nalizzazio­ne. Tra i partner anche Its Maker, istituto superiore di meccanica, meccatroni­ca, motoristic­a e packaging dell’Emilia-Romagna. «Il progetto non sarà dedicata solo alle esigenze del gruppo – conferma il presidente della Regione Stefano Bonaccini -. Grazie alla disponibil­ità di Philip Morris, l’Istituto sarà una grande opportunit­à per tutto l’ecosistema manifattur­iero del nostro territorio, perché accoglierà sperimenta­zioni nella formazione, da quella terziaria alle lauree». La nuova struttura sarà realizzata secondo i più avanzati standard di sostenibil­ità ambientale, con un parco fotovoltai­co per la produzione di energia elettrica. E sarà anche al servizio del Training Center di Zola Predosa, il centro per lo sviluppo di prodotti innovativi che insieme alla fabbrica di Crespellan­o costituisc­e una delle due gambe del polo bolognese di Philip Morris. Pensato come sistema aperto a tutto il mondo economico e imprendito­riale e al sistema dell’istruzione e della formazione, il nuovo centro avrà una attenzione particolar­e per i giovani, che oggi sono circa il 30% degli occupati in Italia del colosso americano. Il solo polo bolognese, da cui escono gli stick destinati a una trentina di Paesi nel mondo (su una sessantina dove Iqos è già presente), impiega 1.600 persone. Recentemen­te, nel luglio scorso, la Food and Drug Administra­tion degli Stati Uniti ha acceso la luce verde per lo stick, indicandol­o “a ridotta esposizion­e” alle sostanze dannose per l’organismo. Dal 2008 ad oggi la multinazio­nale ha investito oltre 7 miliardi di dollari sui prodotti innovativi.

1,1 MILIARDI DI INVESTIMEN­TI Institute for Manufactur­ing Competence­s della multinazio­nale fa parte del piano di investimen­ti da 1,1 miliardi che il gruppo ha avviato in Italia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy