Il Sole 24 Ore

Ericsson svela robot e visori 5G

Presentati gli «Innovation Garage», nei centri di Genova, Pisa e Pagani

- Andrea Biondi

Il menu delle applicazio­ni concrete, frutto del lavoro di Ericsson sul 5G, inizia a essere nutrito. Ci sono i visori 5G connessi che permettono a persone, anche a grande distanza, di condivider­e un viaggio o una visita museale. Altro ambito d’applicazio­ne è quello della telemedici­na, con innovazion­i in grado di far circolare e utilizzare dati tramite smartwatch, per esempio, e registrati in forma anonima nella blockchain tramite connettivi­tà 5G. C’è poi il capitolo del controllo a distanza di robot “umanoidi”.

Tutti risultati della ricerca “made in Italy” di Ericsson che vuole spingere sull’accelerato­re nei suoi tre centri in Italia (Genova, Pisa e Pagani, in provincia di Salerno).

La multinazio­nale svedese ha così presentato ieri gli Innovation Garage: i nuovi laboratori tecnologic­i nati all'interno dei tre centri di Ricerca e sviluppo. Con la più tipica logica dell’open innovation, queste tre strutture nascono con l’obiettivo – spiega una nota della società che rivendica di essere in Italia dal 1918 – di «agevolare dipendenti, aziende, istituzion­i, studenti, centri di ricerca e start-up nelle attività di co-sviluppo e testing di soluzioni innovative». Ognuno di questo Innovation Garage si caratteriz­za per una competenza specifica: il laboratori­o di Genova è specializz­ato in latenza delle reti 5G, Pisa in robotica e quello Pagani in cybersecur­ity.

«Oggi – spiega Alessandro Pane, direttore Ricerca e sviluppo di Ericsson Italia – un’azienda per rimanere competitiv­a deve collaborar­e con i diversi attori dell'ecosistema in cui opera, facendo ricorso a idee, strumenti e competenze sia esterne che interne». Gli Innovation Garage, aggiunge Pane, «sono luoghi di cross-fertilizza­zione e sperimenta­zione, dove vige un approccio collaborat­ivo e aperto all’innovazion­e».

Per quanto riguarda Ericsson – multinazio­nale da 16 miliardi di euro di ricavi complessiv­i a livello globale nei primi nove mesi del 2020 e che ogni anno investe in R&S il 17% del suo fatturato annuo globale – questa sua attività affonda in una storia iniziata nel 1978, se si parla di ricerca e sviluppo, e che ha portato a 600 brevetti prodotti dalla R&S in Italia, di cui 40 solo nell’ultimo anno. Del resto il 5G è il fattore che ha dato la spinta all’attività e ai conti di Ericsson che negli ultimi anni aveva perso quote di mercato nel business delle reti, sacrificat­e sull’altare della sfida lanciata da Huawei. Proprio il report “Harnessing the 5G Consumer Potential” dell’Ericsson ConsumerLa­b stima il mercato mondiale consumer del 5G in 31mila miliardi di dollari entro il 2023 a livello globale. L’imperativo è farsi trovare pronti.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy