Monza e Lodi, perduto 1 miliardo di export
Male i primi nove mesi, nel 2020 sette aziende su dieci con ricavi in calo Spada: «Imprese a rischio, ora accelerare i progetti per il Recovery Fund»
Quasi un miliardo di export bruciato nei primi nove mesi del 2020. Che spingono 7 aziende su dieci a prevedere per la chiusura del 2020 fatturati in diminuzione rispetto all’anno precedente. L’analisi dedicata da Assolombarda alle aziende di Monza-Brianza e Lodi (nel complesso 89mila imprese, 30 miliardi di valore aggiunto, oltre 13 miliardi di export) conferma anche nelle aree più vitali della manifattura l’impatto negativo operato dall’emergenza Covid. Crisi che per non poche realtà ( il 13% a Monza e Brianza, il 20% a Lodi) ha già determinato nelle valutazioni degli imprenditori cali strutturali, non colmabili nel medio periodo.
Emorragia ben visibile in prima battuta nell’export, uno dei punti di forza del territorio. Nei primi 9 mesi del 2020 la pandemia ha infatti provocato una perdita ingente in termini di vendite oltreconfine per un valore di 938 milioni di euro complessivi a Monza (- 10%) e a Lodi (-8%), frenata registrata soprattutto ad aprile: -43% a Monza, -31% a Lodi, che performa comunque meglio della media lombarda, grazie alla presenza più massiccia delle filiere dell'alimentare e della farmaceuticacosmetica.
Se la fine del primo lockdown, tra luglio e settembre, ha rilanciato l'attività nell'industria, grazie ad un'importante risalita della domanda e dell'offerta, che in molti settori si era sostanzialmente azzerata, nelle valutazioni di Assolombarda questo inizio di ripresa pare ora arrestato. Con il nuovo rallentamento reso evidente anzitutto negli indicatori che approssimano l'andamento dell'attività e degli scambi: da fine ottobre, infatti, torna a flettere in modo consistente il traffico di veicoli pesanti sulle tangenziali milanesi (-9% a fine novembre rispetto allo stesso periodo del 2019), così come la mobilità delle persone sia a Lodi, sia a Monza.
Dati non brillanti, allineati agli umori degli imprenditori. Secondo una survey condotta dal Centro Studi di Assolombarda il 2020 si chiuderà infatti con un aumento dei ricavi per appena il 18% delle imprese mentre il 69% registrerà una flessione, che per un quarto delle aziende sarà superiore al - 20%. Crisi che quasi nel 60% dei casi impone una revisione dei tempi e degli importi degli investimenti 2021, confermati invece da più del 30% del campione. Per il 2021 la metà delle imprese si aspetta un aumento del fatturato, anche se il 13% a Monza e Brianza e il 20% a Lodi valuta la perdita cumulata quest'anno come strutturale e non colmabile nel medio periodo.
« Non dimentichiamo - commenta Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda - che nel 2009 quasi il 20% della capacità manifatturiera italiana è andata persa. Oggi sono a rischio-sopravvivenza importanti pezzi della nostra economia e non possiamo permetterlo. Perché le imprese sono un pilastro essenziale per la tenuta e la crescita economica e sociale di un territorio. E senza crescita non può esserci né lavoro e né futuro. Occorre tracciare in modo chiaro una direzione Paese. Invece, in questi mesi abbiamo solo assistito ad una successione di provvedimenti di emergenza. E dobbiamo accelerare sul Recovery Fund, che sta mettendo in luce una preoccupante incapacità del Paese di predisporre piani di investimento puntuali e progetti dettagliati. Dobbiamo sapere come verranno impiegate le risorse e come verranno coinvolte le imprese » .
Aziende che cercano di resistere nel 2020 e che in generale vedono un 2021 più favorevole. Se a Monza a prevedere ricavi in calo è oggi il 69% delle aziende, tale quota crolla al 9% per il prossimo anno. Mentre dal 68% di “pessimisti” per il 2020, a Lodi si scende l’anno successivo al 19%. Il 35% delle aziende locali pensa di recuperare già l’anno prossimo il gap del 2020, percentuale identica rispetto a quanto registrato a Monza.
Tessuto produttivo che parte in generale nei due territori da basi solide, come confermano le analisi di Assolombarda sulle prime 800 imprese di Monza e le prime 200 di Lodi. A Monza nel 2019 l’ 89% delle aziende era in utile, con un Roe mediano dell’11,1% e utili globali per 1,5 miliardi ( su 53,6 di fatturato).
Anche a Lodi ci sono utili 2019 per l’89% delle imprese, con un Roe mediano dell’8,8% e profitti per 294 milioni ( su 7,2 miliardi di ricavi).