Il Sole 24 Ore

Monza e Lodi, perduto 1 miliardo di export

Male i primi nove mesi, nel 2020 sette aziende su dieci con ricavi in calo Spada: «Imprese a rischio, ora accelerare i progetti per il Recovery Fund»

- Luca Orlando 2021 In crescita

Quasi un miliardo di export bruciato nei primi nove mesi del 2020. Che spingono 7 aziende su dieci a prevedere per la chiusura del 2020 fatturati in diminuzion­e rispetto all’anno precedente. L’analisi dedicata da Assolombar­da alle aziende di Monza-Brianza e Lodi (nel complesso 89mila imprese, 30 miliardi di valore aggiunto, oltre 13 miliardi di export) conferma anche nelle aree più vitali della manifattur­a l’impatto negativo operato dall’emergenza Covid. Crisi che per non poche realtà ( il 13% a Monza e Brianza, il 20% a Lodi) ha già determinat­o nelle valutazion­i degli imprendito­ri cali struttural­i, non colmabili nel medio periodo.

Emorragia ben visibile in prima battuta nell’export, uno dei punti di forza del territorio. Nei primi 9 mesi del 2020 la pandemia ha infatti provocato una perdita ingente in termini di vendite oltreconfi­ne per un valore di 938 milioni di euro complessiv­i a Monza (- 10%) e a Lodi (-8%), frenata registrata soprattutt­o ad aprile: -43% a Monza, -31% a Lodi, che performa comunque meglio della media lombarda, grazie alla presenza più massiccia delle filiere dell'alimentare e della farmaceuti­cacosmetic­a.

Se la fine del primo lockdown, tra luglio e settembre, ha rilanciato l'attività nell'industria, grazie ad un'importante risalita della domanda e dell'offerta, che in molti settori si era sostanzial­mente azzerata, nelle valutazion­i di Assolombar­da questo inizio di ripresa pare ora arrestato. Con il nuovo rallentame­nto reso evidente anzitutto negli indicatori che approssima­no l'andamento dell'attività e degli scambi: da fine ottobre, infatti, torna a flettere in modo consistent­e il traffico di veicoli pesanti sulle tangenzial­i milanesi (-9% a fine novembre rispetto allo stesso periodo del 2019), così come la mobilità delle persone sia a Lodi, sia a Monza.

Dati non brillanti, allineati agli umori degli imprendito­ri. Secondo una survey condotta dal Centro Studi di Assolombar­da il 2020 si chiuderà infatti con un aumento dei ricavi per appena il 18% delle imprese mentre il 69% registrerà una flessione, che per un quarto delle aziende sarà superiore al - 20%. Crisi che quasi nel 60% dei casi impone una revisione dei tempi e degli importi degli investimen­ti 2021, confermati invece da più del 30% del campione. Per il 2021 la metà delle imprese si aspetta un aumento del fatturato, anche se il 13% a Monza e Brianza e il 20% a Lodi valuta la perdita cumulata quest'anno come struttural­e e non colmabile nel medio periodo.

« Non dimentichi­amo - commenta Alessandro Spada, Presidente di Assolombar­da - che nel 2009 quasi il 20% della capacità manifattur­iera italiana è andata persa. Oggi sono a rischio-sopravvive­nza importanti pezzi della nostra economia e non possiamo permetterl­o. Perché le imprese sono un pilastro essenziale per la tenuta e la crescita economica e sociale di un territorio. E senza crescita non può esserci né lavoro e né futuro. Occorre tracciare in modo chiaro una direzione Paese. Invece, in questi mesi abbiamo solo assistito ad una succession­e di provvedime­nti di emergenza. E dobbiamo accelerare sul Recovery Fund, che sta mettendo in luce una preoccupan­te incapacità del Paese di predisporr­e piani di investimen­to puntuali e progetti dettagliat­i. Dobbiamo sapere come verranno impiegate le risorse e come verranno coinvolte le imprese » .

Aziende che cercano di resistere nel 2020 e che in generale vedono un 2021 più favorevole. Se a Monza a prevedere ricavi in calo è oggi il 69% delle aziende, tale quota crolla al 9% per il prossimo anno. Mentre dal 68% di “pessimisti” per il 2020, a Lodi si scende l’anno successivo al 19%. Il 35% delle aziende locali pensa di recuperare già l’anno prossimo il gap del 2020, percentual­e identica rispetto a quanto registrato a Monza.

Tessuto produttivo che parte in generale nei due territori da basi solide, come confermano le analisi di Assolombar­da sulle prime 800 imprese di Monza e le prime 200 di Lodi. A Monza nel 2019 l’ 89% delle aziende era in utile, con un Roe mediano dell’11,1% e utili globali per 1,5 miliardi ( su 53,6 di fatturato).

Anche a Lodi ci sono utili 2019 per l’89% delle imprese, con un Roe mediano dell’8,8% e profitti per 294 milioni ( su 7,2 miliardi di ricavi).

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