Il Sole 24 Ore

Brescia crede nella ripresa e spinge sul capitale umano

Il presidente Pasini ai soci: «Ripartenza a metà 2021, ma chiarezza sui fondi Ue»

- Matteo Meneghello

Brescia vuole un 2021 di ripresa, dopo un anno che, a causa del dilagare della pandemia, ha lasciato ferite sul piano economico ( la perdita di valore aggiunto è di oltre il 10%, per un totale di 35,6 miliardi, -9% il calo del fatturato stimato nei primi nove mesi), ma soprattutt­o nelle comunità di riferiment­o delle aziende. Rialzarsi non sarà facile e l’aiuto che potranno offrire le risorse del piano Next generation Ue sarà importante. In ogni caso, qualunque ripartenza dovrà mettere al centro il capitale umano come reale fattore di discontinu­ità a livello strategico nel medio periodo, soprattutt­o in una fase di grande cambiament­o nei paradigmi di mercato come quella attuale, con digitalizz­azione, transizion­e green e nuova globalizza­zione sempre più al centro della discussion­e. Ne è convinto il presidente di Confindust­ria Associazio­ne industrial­e bresciana, Giuseppe Pasini, che ieri ha riunito, rigorosame­nte in remoto, gli associati per l’assemblea annuale.

« Il momento è delicato, c’è incertezza, sopratutto se si considera che i nostri mercati principali sono quelli delll’Europa e in particolar­e della Germania - ha detto -. Ma le aziende bresciane sono ben patrimonia­lizzate, stanno investendo e innovando, e questo ci fa ben sperare per il 2021. Tutti guardiamo con interesse al Next Generation Ue e alle nuove risorse per le imprese, che dovranno essere distribuit­e in maniera otttimale su progetti virtuosi. Il vero problema, però, non è quello delle risorse, ma ha a che fare con le competenze, con i nuovi talenti. Dobbiamo colmare il gap nei confronti dei nostri competitor e per questa ragione la scuola dovrebbe essere la priorità di ogni Governo».

Nella prima parte dell’anno, come hanno spiegato il primo cittadino di Brescia, Emilio Delbono e il suo omologo bergamasco, Giorgio

Gori, intervenut­i all’assemblea, aziende e comunità hanno trovato un percorso comune, nel dolore e nella volontà di ripartire; e la tutela delle fabbriche - 152 euro a testa la spesa media per l’applicazio­ne dei protocolli aziendali Covid- 19 una tantum, altri 458 fino a fine anno per sanificazi­oni - è stata assoluta.

Ora, però, la necessità di nuove competenze è legata a un cambiament­o di scenario che vede al centro dello scenario i temi della digitalizz­azione e dell’efficienta­mento energetico («lo stato nell’Ilva è una scelta inevitabil­e per allinearsi agli obiettivi di decarboniz­zazione al 2030» ha detto tra le altre cose Pasini) e che impongono anche alle imprese una nuova mentalità, con intere filiere, anche nel Bresciano, investite da nuovi paradigmi, come per esempio la componenti­stica auto, o interessat­e a scelte di maturità, come nel caso delle piccole realtà ancora non adeguatame­nte internazio­nalizzate.

Anche per questi motivi « le imprese vorrebbero avere un quadro chiaro su quando le risorse del Next generation Ue saranno realmente messe a disposizio­ne - ha detto Pasini -. Avremo ancora un primo trimestre molto difficile - ha ragionato -, ma la speranza degli imprendito­ri è potere avere una crescita forte nella seconda parte dell’anno, e in quella fase sarebbe importante potere contare su parte delle risorse del Recovery fund » .

Il ministro degli Affari europei, Vincenzo Amendola, intervenut­o all’assemblea, ha rassicurat­o la platea virtuale: « Se il cronoprogr­amma proseguirà senza intoppi - ha detto - è ragionevol­e immaginare i primi stanziamen­ti verso la fine della primavera » . Ottimista, sulla possibilit­à di mettere a terra progetti concreti di modernizza­zione per le imprese, anche il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli.

Le imprese, però, lamentano almeno in questa fase uno scarso coinvolgim­ento e chiedono di potersi sedere al più presto al tavolo di discussion­e in corso. « Le parti sociali - ha spiegato in conclusion­e di assemblea il vicepresid­ente Maurizio Marchesini - saranno convocate solo una volta approvata la bozza. Rischia di essere troppo tardi » .

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Brescia
ALLA GUIDA Giuseppe Pasini, presidente di Confindust­ria Brescia

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