A Franchi Marmi il 50% di Faggioni
Operazione da 67 milioni: Giulio Vanelli diventa socio al 9% della quotata Aim
Franchi Umberto Marmi, azienda leader a livello internazionale nel settore della lavorazione e della commercializzazione del marmo di Carrara, quotata sul segmento Aim, ha deliberato il perfezionamento del contratto preliminare di acquisto del 50% delle quote della società Ingegner Giulio Faggioni Carrara dalla società Giulio Vanelli Marmi – La Civiltà del Marmo, società con la quale Franchi Marmi già intrattiene rapporti commerciali e di fornitura.
Il controvalore dell’operazione è pari a 67 milioni di euro e prevede il reinvestimento di Giulio Vanelli Marmi in Franchi Marmi con una partecipazione pari al 9% del capitale sociale.In particolare Faggioni è titolare dei diritti di sfruttamento del 50% di due delle cave più importanti del distretto di Carrara situate a Miseglia, comprensorio di grande pregio specializzato nell'estrazione delle qualità di marmi più ricercate fra le quali lo Statuario e il Calacatta. Il perfezionamento dell'operazione e il relativo trasferimento della suddetta partecipazione è previsto entro il 15 febbraio 2021.
«Questa operazione rappresenta la naturale evoluzione del percorso di crescita delineato agli investitori già nei mesi scorsi e rafforza la nostra posizione di leadership nel segmento dei marmi di qualità», commenta Alberto Franchi, presidente e ad di Franchi Umberto Marmi: «L0operazione è in linea con il nostro approccio che si contraddistingue per la grande attenzione ai più elevati standard qualitativi e alla sostenibilità ambientale». «Con la sottoscrizione di quest’accordo GVM ha deciso di reinvestire in FUM oltre il 50% dei proventi derivanti dalla cessione: siamo onorati di essere diventati un partner importante di una realtà leader a livello mondiale», ha commentato Gualtiero Vanelli, amministratore unico di Giulio Vanelli Marmi.