Il Sole 24 Ore

Sospesi i contributi di domani

Fornite le indicazion­i per gli importi in scadenza il 16 dicembre

- Antonino Cannioto Giuseppe Maccarone www.ilsole24or­e.com La versione integrale dell’articolo

Con la circolare 145/2020 pubblicata ieri, l’Inps riepiloga le regole contenute nell’articolo 2 del Dl 157/2020, relative alla sospension­e dei versamenti contributi­vi in scadenza a dicembre (di competenza del mese di novembre). Viene confermato quanto da noi anticipato (si veda il Sole 24 Ore del 5 dicembre) vale a dire che la sospension­e, oltre che per i contributi dovuti per i dipendenti, opera anche con riferiment­o alle rate, in scadenza nel mese di dicembre, relative alle sole rateazioni dei debiti in fase amministra­tiva concesse dall’Inps. Di conseguenz­a, la dilazione non interessa le rateazioni e le sospension­i previste dalle varie norme precedente­mente emanate per Covid-19. Più specificat­amente l’istituto di previdenza ricorda che resta confermata anche la scadenza del 21 dicembre, utile per il versamento dei contributi nei Comuni di Lampedusa e di Linosa per cui la legge di conversion­e del Dl 104/2020 ha previsto la sospension­e in favore delle imprese del settore turistico, agricolo e della pesca. Si ribadisce, inoltre, che i soggetti interessat­i alla sospension­e dovranno versare in unica soluzione, entro il 16 marzo 2021, le rate sospese dei piani di ammortamen­to già emessi.

Nella circolare 145/2020 l’Inps non dice nulla circa la sospension­e delle quote del Tfr destinate al fondo di tesoreria, tuttavia, visto che le stesse ai fini della riscossion­e assumono natura contributi­va, non dovrebbero esserne escluse. Per quanto riguarda le ritenute previdenzi­ali operate a carico dei lavoratori, si rimanda alla circolare 52/2020 confermand­o, così, la loro ammissibil­ità alla sospension­e.

Viene ribadito che la ripresa dei versamenti potrà avvenire in due modi: in unica soluzione entro il 16 marzo 2021 ovvero in 4 rate a partire dalla stessa data. La circolare non segnala che nella norma di riferiment­o non c’è la previsione – contenuta, invece, nella precedente disposizio­ne - secondo cui il mancato pagamento di due rate, anche non consecutiv­e, determina la decadenza dal beneficio della rateazione. Se la legge di conversion­e del Dl 157/2020 non apporterà modifiche, avremo due situazioni differenti. Chi rateizza i contributi in scadenza a novembre e non paga due rate, perde il diritto a continuare la dilazione e deve provvedere al saldo in unica soluzione. Invece chi si avvale della dilazione per il mese di dicembre, può anche non rispettare le scadenze, senza perdere l’opportunit­à del pagamento a rate.

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