Il Sole 24 Ore

Decisivi attestazio­ne e titolo edilizio

- An. Bar.

Immaginand­osi l’iter per una pratica di superbonus legato a interventi struttural­i, vediamo quali potrebbero essere i passi da seguire. Per prima cosa occorre ricordarsi sempre che il superbonus è un’agevolazio­ne, ma l’intervento tecnico dev’essere comunque inquadrato nell’iter edilizio e nelle norme di settore: il Dpr 380/2001 e le normative tecniche per le costruzion­i (attualment­e le Ntc 2018).

Il primo passo è accertarsi della sussistenz­a del diritto al contributo: tipo di edificio, possibilit­à contributi­va, tipologia di soggetto richiedent­e, eventuale massimale sul quale calcolare la detrazione. Questo controllo funge da discrimina­nte per molte situazioni e potrebbe anche fare optare per i bonus tradiziona­li, a discapito del superbonus.

Si procede poi con una valutazion­e di sicurezza dell’edificio, in base alle normative tecniche e al fine di individuar­ne il comportame­nto struttural­e e le eventuali carenze, che potranno essere di natura statica o nei confronti delle azioni sismiche. Si potrà passare quindi alla scelta degli interventi, che andranno definiti in base alla loro incidenza economica (non è detto che si riescano a fare tutte le opere necessarie, utilizzand­o il solo massimale disponibil­e) e all’invasività del cantiere; la tecnologia non costituisc­e invece un problema. Il nostro paese è una vera e propria eccellenza: questo rende possibile qualsiasi soluzione.

A questo punto si potrà presentare il titolo edilizio e, aspetto fondamenta­le e dirimente per il buon esito del beneficio fiscale, allegare contestual­mente ad esso l’allegato B. Su questo l’agenzia delle Entrate si è espressa più volte (l’ultimo parere è la risposta 508/2020) ed in maniera chiara, ribadendo che l’attestazio­ne depositata non contestual­mente alla richiesta del titolo edilizio è da ritenersi tardiva e pertanto comporta la perdita del beneficio. Tale asseverazi­one, debitament­e protocolla­ta, dovrà essere consegnata al contribuen­te e al soggetto che dovrà produrre il visto, per l’attivazion­e della pratica di detrazione.

Occorrerà attendere il rilascio di tutti i permessi per poi iniziare i lavori; durante il cantiere, oltre al Sal finale, sarà possibile fruire di massimo due Sal con importi non inferiori al 30% del totale; per ciascuno di essi occorrerà predisporr­e l’asseverazi­one, allegato B1. Al termine dei lavori occorrerà concludere l’iter con i documenti di cui al Dpr 380/2001 (asseverazi­one del direttore dei Lavori e, ove previsto, certificat­o di collaudo); per fruire del beneficio fiscale, in aggiunta a questi e nel caso in cui sia previsto il collaudo, il collaudato­re dovrà predisporr­e una ulteriore asseverazi­one, di cui all’allegato B2.

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