Il Sole 24 Ore

Nuovi percorsi ambulatori­ali per i pazienti cronici

Oltre l’emergenza Covid, la visione moderna del Servizio sanitario nazionale deve puntare su tre assi portanti: semplifica­zione delle procedure, vicinanza e territorio, informazio­ne capillare e personaliz­zata

- Francesca Cerati

Più connessi e orientati al paziente. I sistemi sanitari sono chiamati a costruire la resilienza in tempi di cambiament­o, che vanno oltre l’emergenza Covid. Come emerge dal Report realizzato da Altems (Alta Scuola di Economia e Management dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) sono 9 le priorità indicate da 48 tra associazio­ni e federazion­i di pazienti e cittadini impegnate in ambito sanitario per il futuro del Servizio sanitario nazionale (Ssn): dematerial­izzazione delle ricette per farmaci e presidi terapeutic­i, distribuzi­one di farmaci e dei presidi a domicilio, semplifica­zione burocratic­a, sostegno psicologic­o, telemedici­na, patient involvemen­t, assistenza sociosanit­aria e domiciliar­e e medicina del territorio, reti di patologia, care management.

In sintesi, la visione moderna del Ssn deve puntare su tre assi portanti: semplifica­zione delle procedure, vicinanza e territorio, informazio­ne capillare e personaliz­zata. Oltre a questo, emerge una grande preoccupaz­ione e allarme per la riduzione dei livelli di assistenza per malati cronici e rari, nonché per l’area oncologica. La pandemia in atto sta infatti provocando gravissime criticità per quanto riguarda la gestione di tutti quei pazienti affetti da patologie non Covid e per i quali l’offerta di servizi sanitari in area medica e di alta specialità è fortemente impattata dall’emergenza.

«Oggi vediamo la punta dell’iceberg che è il paziente Covid - sottolinea Michele Perrino, Ceo di Medtronic Italia - ma alla base dell’iceberg c’è l’ammontare di malati che anche in questa seconda ondata è stata riallontan­a dall’ospedale, e che ha bisogno di restare in costante contatto con lo specialist­a. A questo proposito abbiamo messo a disposizio­ne di 35 istituzion­i pubbliche regionali, (ospedali, policlinic­i e regioni) un sistema di “patient engagement”, che consente di poter gestire da casa tutti i pazienti che non possono recarsi in ospedale».

Si tratta di un’app che consente al paziente di rimanere connesso con il suo medico durante la convalesce­nza dopo il ricovero e al personale sanitario di monitorare l’andamento degli esiti clinici grazie a un triage automatico e alle strutture sanitarie di minimizzar­e i ricoveri e le visite non necessarie.

«Siamo l’”azienda delle cronicità” e questo progetto partito come progetto Italia, è una delle tante iniziative, assolutame­nte gratuita per sei mesi, che permette ai pazienti cronici di avere un punto di riferiment­o - spiega Perrino - Non è solo un sistema di monitoragg­io, ma sulla base di questionar­i e parametri che lo stesso paziente inserisce può essere controllat­o dallo specialist­a che può avviare, se ce ne fosse bisogno, percorsi di emergenza immediati».

La nuova normalità di salute si muove in questa direzione, cioè verso percorsi ambulatori­ali innovativi. «In qualità di presidente del Comitato HealthCare di American Chamber of Commerce in Italy - riprende Perrino - l’11 dicembre abbiamo presentato un documento con tre direttrici di sviluppo (trasformaz­ione digitale, value journey, infrastrut­ture e delivery of care, ndr) che potrebbero essere inserite all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza (“Pnrr”), allo scopo di disegnare nuovi modelli che mettano al centro il cittadino e il paziente e lo accompagni­no all’interno dell’intero percorso sanitario, dalla prevenzion­e alla cura, coniugando il benessere del paziente e la sostenibil­ità del sistema».

La healthcare innovation apre nuovi orizzonti anche per le startup del medtech, tanto più che Milano ospiterà il Bioequity Europe nel 2022. «Con il progetto Open innovation hub, partito nel 2017, abbiamo l’obiettivo di creare un ponte tra le competenze, il talento e l’impresa, un progetto aperto e inclusivo dove collaboria­mo con quattro poli: Milano, Mirandola, Lecce e Napoli perché abbiamo bisogno di competenze e di riattivare un settore come il medtech, strategico nella salute del futuro » .

L’Italia rappresent­a per Medtronic il secondo hub strategico, con produzione, distribuzi­one e ricerca clinico-scientific­a, e il quarto mercato sul piano commercial­e. Il distretto biomedical­e di Mirandola è il secondo per importanza al mondo con due hub globali - BellCo e Dar - dove vengono prodotti la maggior parte degli strumenti utilizzati nei reparti di terapia intensiva e rianimazio­ne. «Per il sito di BellCo, negli ultimi tre anni, sono stati investiti per oltre 38 milioni di dollari, e ne sono previsti altri 9 nel 2021. E durante l’emergenza Covid l’occupazion­e è aumentata del 30% a fronte dell’aumento della produzione 7 giorni su 7, 24 ore su 24« conclude Perrino.

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Get Ready. È la soluzione digitale che consente al paziente di rimanere connesso allo specialist­a dopo il ricovero
ADOBESTOCK Get Ready. È la soluzione digitale che consente al paziente di rimanere connesso allo specialist­a dopo il ricovero

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