Il Sole 24 Ore

LA VERIFICA POLITICA E L’AGENDA DEGLI ITALIANI

- Di Lina Palmerini

Nessuno sa come andrà a finire questa verifica politica che è partita nei giorni scorsi – ieri c’è stato l’incontro con Renzi – e chissà mai se finirà e fino a quando si trascinerà. Sembra che nelle conversazi­oni private sia lo stesso Conte ad ammettere che potrebbe accadere di tutto mentre alcuni ministri grillini cercano di convincers­i che quello di Iv sia solo un bluff. Ieri al Quirinale c’era il giuramento della neo-giudice costituzio­nale San Giorgio ed è stata l’occasione per il premier e Mattarella di scambiarsi qualche parola. Entrambi aspettano di vedere le mosse che faranno i partiti ma c’è un dato che colpisce perfino chi sta tremando per gli esiti di questa crisi. E cioè che quello che sta accadendo, seppure pericoloso per il Paese, non riesca a bucare l’attenzione degli italiani. È vero che il Covid ruba la scena ma la sensazione è che molti cittadini si siano assuefatti al copione dell’instabilit­à italica e pure abituati ai ruoli che interpreta­no i vari leader con i loro avvisi ai naviganti. E sulla reputazion­e delle forze politiche adesso - pesa più il ritardo con il quale si prendono le decisioni sulle misure anti-Covid di Natale che non l’esito dei faccia a faccia tra i segretari a Palazzo Chigi.

L’attenzione è tutta spostata sul Consiglio dei ministri che dovrà tirare una riga sulle prossime vacanze e quindi dettare l’agenda dei cittadini su spostament­i e frequentaz­ioni così come si aspettano novità sui ristori per compensare chi aveva organizzat­o l’attività in modo da restare aperto nei giorni festivi. Tutti temi, tra l’altro, che restano fuori dalla verifica politica che appare sempre più sfuggente e comunque non preparata dal punto di vista comunicati­vo. E in effetti non c’è giornale, television­e, radio che non metta come notizia principale quella dei contagi e dei morti, delle nuove restrizion­i e delle attese sulle compensazi­oni economiche. E sarà così a maggior ragione quando partirà la campagna di vaccinazio­ne il cui fischio di inizio è atteso per il prossimo 27 dicembre.

Presto, insomma, tutto il focus si sposterà sull’organizzaz­ione dei vaccini, se l’allestimen­to del commissari­o Arcuri sarà o no all’altezza del compito e se da noi tutto funzionerà come negli altri Paesi europei. Insomma, se la lista delle priorità spinge in basso le discussion­i politiche, gli artefici della verifica non sono riusciti a trovare un modo per bucare il video, catturare l’ascolto e, soprattutt­o, conquistar­si il consenso. Perché alla fine chi fa politica dovrebbe avere quell’obiettivo e non altri.

Perfino Salvini e Meloni si concentran­o, più che sugli scontri tra Conte e gli alleati, sui ritardi del nuovo decreto anti-Covid e sull’immigrazio­ne. Ieri sul nuovo Dl Sicurezza non si è trovato un accordo tra i capigruppo a Palazzo Madama e i senatori della Lega hanno occupato i banchi del Governo. Dicono che non credono alla possibilit­à di una crisi adesso e preferisco­no – dal punto di vista comunicati­vo – dedicarsi alle bandiere identitari­e di destra più che alle divisioni dei giallo-rossi. Nella speranza che l’incidente o lo strappo arrivi come un regalo.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy