Il manager del porto giuliano
Il ruolo di Zeno D’Agostino nella rinascita a Trieste, oggi al top per tonnellaggio
Tre giorni fa è stato confermato per altri quattro anni al vertice del porto di Trieste, al cui timone siede dal 2015, prima come commissario, poi, dal novembre 2016, in qualità di presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, nata con la riforma dei porti firmata Delrio. Zeno D’Agostino, classe 1968, veneto (di Verona) ormai naturalizzato giuliano, è l’artefice della rinascita dello scalo di Trieste, arrivato a essere, sotto la sua guida, il primo porto italiano per tonnellaggio e soprattutto per traffico ferroviario; nonché nono scalo europeo e primo terminal per il petrolio del Mediterraneo. Ma D’Agostino ha anche un altro merito, forse più importante: quello di essersi saputo guadagnare la fiducia e la stima di quanti operano nel porto e con il porto. Una stima che, fatto raro in Italia, si è manifestata pubblicamente anche durante l’unico (breve) inciampo subito dalla sua corsa in continua ascesa che l’ha portato, in ottobre, a essere inserito da Forbes tra i cento migliori imprenditori e top manager in Italia.
Ai primi di giugno di quest’ anno, infatti, l’ Autorità nazionale an ti corruzione ha dichiarato d’ Agostino decaduto dalla presidenza, per inconferibilità dell’incarico, perché quando era stato designato all’Authority, era già presidente della società Trieste terminal passeggeri, di cui il porto detiene il 40%. Una decisione che si è sciolta come neve al sole in pochi giorni coniricorsial Tar del Lazio siapchedi D’Agostino, accolti dai giudici amministrativi. I quali hanno affermatola non applicabilità del divieto di conferi reincarichi quando l’ente che nomina (in questo caso il Mit) è diverso da quello (l’Adsp) che aveva nominato D’ Agostino presidente( peraltro senza poteri) di una società partecipata dall’ Autorità. Il 30 giugno 2020 D' Agostino è tornato in sella all’ Adsp,c on evidente piena fiducia del ministero delle Infrastrutture, che il 15 dicembre l’ ha riconfermato. Nei giorni di sospensione dell’incarico, peraltro, tutto il mondo portuale triestino ma anche le istituzioni, con la Regione in testa, avevano manifestato sconcerto perla decisione dell’ Anac,p alesandola fiducia riposta nell’ operato del D’ Agostino, del resto, ha messo a frutto a Trieste la sua lunga esperienza nel settore portuale, sia come docente in master di logistica nelle università di Verona, Pisa, Venezia e Napoli, sia come segetario generale della port Authority di Napoligenerale dell’ Inter porto di Bologna (2011-2013) e responsabile delle strategie di sviluppo del Consorzio Zai-Interporto Verona (2013-2015).