BT Italia, il piano post cessione riparte da 400 grandi clienti
Bas Burger, numero due del colosso tlc, spiega la strategia nella Penisola
Reti digitali, clou decyber security. Sono i tre driver che il gruppo B T, il più grande operatore telefonico del Regno Unito che opera in 170 Paesi, individua nella sua strategia di crescita internazionale sempre più improntata sullo spostamento di applicazioni e servizi dei clienti sul cl o ud. In quest’ ottica dir i business, spiega Bas Burger, ce o della G lo baldi visione numero due dell’ azienda, s’ inquadra anche la recente vendita a Ti md elle attività italiane dedicate a Pmie pubblica amministrazione. L’ obiettivo è quello, annunciato al mercato nel 2018 e già realizzato in vari Paesi, di« riposizionare-spiega Burger a Digit Econonomy .24, re portd el Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business Sc ho o l-l’ attività sui business principali, creare valore in aree di crescitae ridurre il rischio offrendo rendimenti più elevati». Quanto alla controllata BT Italia, una volta realizzata la cessione, il business, prosegue B urger rispondendo al lepreoccupazioni dei sindacati sulla tenuta aziendale, è «stabile» e si concentrerà sui 400 grandi clienti tra cui F ca ed Eni.
Trale priorità della multinazionale britannica c’è anche l’investimento sull’infrastruttura. British Telecom, al netto dei piani di Tim sulla rete unica, vanta il grado di separazione maggiore in Europa tra network ed ex monopolista. Openreach, infatti, anche se controllata al 100% da BT, è separata completamente dalla casa madre, con propri manager e una propria governance. Fattore che dovrebbe giovare alla parità di trattamento degli altri operatori che acquistano fibra all’ingrosso. Nonostante ciò, il modello di BT non è andato esente da critiche. Qualche settimana fa, peraltro, il ceo PhilipJansen, non ha escluso la possibilitàdi prendere inconsiderazione la vendita di una quota di minoranza .« Il nostro modello–chiarisce oggi B urger-funziona. Siamo incoraggiati dal fatto che Ofcom (l’Autorità di regolamentazione britannica) riconosca i progressi che Openreach sta facendo, come sottolineato nel recente rapportodella Open reach Monito ring U nit ». B T« ha continuato a investire massicciamente nell’ infrastruttura digitale del Regno Unito, realizzando piani per fornire fibra a 20 milioni di edifici entro la seconda metà del 2020 e continui investimenti nel 5G».
Nell’ambito del dibattito sullo sviluppodella banda ultra larga, anche Elisabetta Ripa, amministratrice delegata di OpenFiber,t orna sul modello direte da preferire. La soluzione wholesale only, che fornisce cioè fibra solo all’ ingrosso a tutti gli operatori ,« consentendola realizzazione di un’ infrastruttura di ultima generazione aperta a tutti colo roche siano interessati a sviluppare servizi digitali per cittadini, imprese epa, è il più adatto–conclude la manager-a favorir egli investimenti e l' innovazione attraverso una concorrenza leale e ad armi pari tra tutti gli attori coinvolti».