Il Sole 24 Ore

BT Italia, il piano post cessione riparte da 400 grandi clienti

Bas Burger, numero due del colosso tlc, spiega la strategia nella Penisola

- SimonaRoss­itto

Reti digitali, clou decyber security. Sono i tre driver che il gruppo B T, il più grande operatore telefonico del Regno Unito che opera in 170 Paesi, individua nella sua strategia di crescita internazio­nale sempre più improntata sullo spostament­o di applicazio­ni e servizi dei clienti sul cl o ud. In quest’ ottica dir i business, spiega Bas Burger, ce o della G lo baldi visione numero due dell’ azienda, s’ inquadra anche la recente vendita a Ti md elle attività italiane dedicate a Pmie pubblica amministra­zione. L’ obiettivo è quello, annunciato al mercato nel 2018 e già realizzato in vari Paesi, di« riposizion­are-spiega Burger a Digit Econonomy .24, re portd el Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business Sc ho o l-l’ attività sui business principali, creare valore in aree di crescitae ridurre il rischio offrendo rendimenti più elevati». Quanto alla controllat­a BT Italia, una volta realizzata la cessione, il business, prosegue B urger rispondend­o al lepreoccup­azioni dei sindacati sulla tenuta aziendale, è «stabile» e si concentrer­à sui 400 grandi clienti tra cui F ca ed Eni.

Trale priorità della multinazio­nale britannica c’è anche l’investimen­to sull’infrastrut­tura. British Telecom, al netto dei piani di Tim sulla rete unica, vanta il grado di separazion­e maggiore in Europa tra network ed ex monopolist­a. Openreach, infatti, anche se controllat­a al 100% da BT, è separata completame­nte dalla casa madre, con propri manager e una propria governance. Fattore che dovrebbe giovare alla parità di trattament­o degli altri operatori che acquistano fibra all’ingrosso. Nonostante ciò, il modello di BT non è andato esente da critiche. Qualche settimana fa, peraltro, il ceo PhilipJans­en, non ha escluso la possibilit­àdi prendere inconsider­azione la vendita di una quota di minoranza .« Il nostro modello–chiarisce oggi B urger-funziona. Siamo incoraggia­ti dal fatto che Ofcom (l’Autorità di regolament­azione britannica) riconosca i progressi che Openreach sta facendo, come sottolinea­to nel recente rapportode­lla Open reach Monito ring U nit ». B T« ha continuato a investire massicciam­ente nell’ infrastrut­tura digitale del Regno Unito, realizzand­o piani per fornire fibra a 20 milioni di edifici entro la seconda metà del 2020 e continui investimen­ti nel 5G».

Nell’ambito del dibattito sullo sviluppode­lla banda ultra larga, anche Elisabetta Ripa, amministra­trice delegata di OpenFiber,t orna sul modello direte da preferire. La soluzione wholesale only, che fornisce cioè fibra solo all’ ingrosso a tutti gli operatori ,« consentend­ola realizzazi­one di un’ infrastrut­tura di ultima generazion­e aperta a tutti colo roche siano interessat­i a sviluppare servizi digitali per cittadini, imprese epa, è il più adatto–conclude la manager-a favorir egli investimen­ti e l' innovazion­e attraverso una concorrenz­a leale e ad armi pari tra tutti gli attori coinvolti».

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