La BoE non fa il regalo-bis: tassi fermi, pesa l’incertezza
Dopo i dividendi scongelati la banca centrale lascia il costo del denaro a 0,1%
La Bank of England è Santa Claus, ma il Babbo Natale inglese porta un solo regalo. La banca centrale britannica ha regalato solo il maxi-dono dello scongelamento delle cedole per le banche di Sua Maestà, da Hsbc a Barclays a RBS e Virgin Bank. Ma ieri non è stata altrettanto generosa sui tassi di interesse. Nell'ultimo vertice dell'anno, il governatore Andrew Bailey ha lasciato invariato il costo del denaro, già bassissimo (0,1% il tasso ufficiale di sconto, ancora non formalmente in territorio negativo). C'era poco margine di manovra, in effetti, davanti a una situazione macro economica complicata, ma soprattutto indecifrabile: se tutte le economie dei paesi occidentali sono investite dai contraccolpi, durissimi, dell'epidemia Covid diventata recessione (e mitigata solo da massicce dosi di aiuti pubblici, e altrettante di debito pubblico), la Gran Bretagna deva anche affrontare la tempesta parallela della Brexit: il 31 dicembre, accordo o no, il paese uscirà dalla Unione Europea. L’impatto, da farmaci e cibo all'export, dai servizi finanziari, all’immigrazione sarà forte. E il paese al momento non è in grado di gestire due tempeste allo stesso tempo. Di qui, l’estrema prudenza della banca centrale: il piano di acquisto di asset, perlopiù titoli di Stato, rimane stabile a 895 miliardi entro la fine del 2021. Nessuna indicazione, invece, per mancanza di visibilità, su una possibile ulteriore riduzione dei tassi nel territorio dei rendimenti negativi (ossia costo per investire i risparmi). Per sostenere l’economia disastrata dal Covid, il Governo ha messo sul piatto misure straordinarie, a partire da una CIG all'80% (in alcuni casi reintegrata fino al 100% dalle aziende) che durerà 1 anno, e un pacchetto di aiuti che hanno portato il debito pubblico sopra la soglia psicologica del 100% del Pil, sopra i 2mila miliardi di sterline. Per finanziare questa extra-spesa, il Tesoro ha dovuto aumentare a dismisura le emissioni di Gilt, che vengono comprati dalla banca centrale.
L’incapacità della banca centrale di pianificare il futuro dell’economia britannica è anche una conseguenza della “bolla” creata dal governo: l’ondata di aiuti senza precedenti ha congelato l’economia e il mercato del lavoro (una delle condizioni per accedere alla CIG inglese è l’impegno a non licenziare): quando a marzo questo ombrello finirà, il paese si ritrova con milioni di disoccupati.
Per una BoE generosa solo una volta, è stata la volta del Governo a regalare doni. A vestire da Babbo Natale è stato Rishi Sunak, il ministro del Tesoro ex investitore del fondo TCI-The Children Investment: ha prolungato di un altro anno, fino a ottobre 2021 il programma pubblico di prestiti agevolati alle imprese (simili a quelli con garanzia Sace lanciata in Italia), in particolare piccole e medie imprese.