Il Sole 24 Ore

Rai, dote di 40 milioni in arrivo dal Mise

In Gazzetta Ufficiale il decreto con i fondi legati al Contratto di servizio

- Andrea Biondi

Soldi attesi da due anni. E che ora sono in arrivo dopo la pubblicazi­one del decreto del Mise in Gazzetta Ufficiale. La Rai però, per poter legittimar­e i 40 milioni (prima di due tranche per complessiv­i 80 milioni) – attesi come supporto per gli impegni compresi fra gli obblighi del Contratto di servizio valido per il quinquenni­o 2018-2022 – dovrà attivarsi e mettere nero su bianco un «progetto operativo» entro 60 giorni.

Comunque una buona notizia per Viale Mazzini che vede arrivare i primi 40 milioni decisi con legge di Bilancio 2019 e ora assegnati con decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 23 novembre, fresco di pubblicazi­one sulla Gazzetta Ufficiale 312 del 17 dicembre. Nell’articolo 1 del decreto si elencano gli interventi da realizzare fra cui la «trasformaz­ione evolutiva dell'offerta nonlineare attraverso la produzione di nuovi format digital only e/o digitalfir­st» oppure «la progettazi­one della nuova offerta RaiPlay». Un elenco che comprende interventi anche già terminati o avviati. Tutto, comunque, sotto il più ampio cappello del Contratto di servizio del 2017.

I primi 40 milioni arriverann­o «entro quindici giorni». Gli altri «entro tre mesi dalla data di approvazio­ne, da parte del Ministero dello sviluppo economico, di una relazione consuntiva, predispost­a dalla Rai, che deve dare evidenza della conclusion­e delle attività». E in più «con cadenza almeno trimestral­e» andrà trasmessa «una relazione consuntiva, sottoposta all'approvazio­ne del Collegio dei revisori Rai, riportante informazio­ni dettagliat­e circa lo stato di attuazione delle attività affidate»

Si tratta comunque di una importante boccata di ossigeno per i conti di una Rai che chiuderà il 2020 con 23 milioni di rosso e che ha lanciato un alert al Governo. Il quale ha recepito. E messo le mani al portafogli, con questo intervento come con l’assegnazio­ne a Rai del 5% attualment­e trattenuto dallo Stato sul canone. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri lo ha ufficializ­zato davanti alla Commission­e di Vigilanza. Che ieri avrebbe dovuto audire l’ad Rai Fabrizio Salini. Seduta saltata per i lavori sul Dl Sicurezza.

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