Rai, dote di 40 milioni in arrivo dal Mise
In Gazzetta Ufficiale il decreto con i fondi legati al Contratto di servizio
Soldi attesi da due anni. E che ora sono in arrivo dopo la pubblicazione del decreto del Mise in Gazzetta Ufficiale. La Rai però, per poter legittimare i 40 milioni (prima di due tranche per complessivi 80 milioni) – attesi come supporto per gli impegni compresi fra gli obblighi del Contratto di servizio valido per il quinquennio 2018-2022 – dovrà attivarsi e mettere nero su bianco un «progetto operativo» entro 60 giorni.
Comunque una buona notizia per Viale Mazzini che vede arrivare i primi 40 milioni decisi con legge di Bilancio 2019 e ora assegnati con decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 23 novembre, fresco di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale 312 del 17 dicembre. Nell’articolo 1 del decreto si elencano gli interventi da realizzare fra cui la «trasformazione evolutiva dell'offerta nonlineare attraverso la produzione di nuovi format digital only e/o digitalfirst» oppure «la progettazione della nuova offerta RaiPlay». Un elenco che comprende interventi anche già terminati o avviati. Tutto, comunque, sotto il più ampio cappello del Contratto di servizio del 2017.
I primi 40 milioni arriveranno «entro quindici giorni». Gli altri «entro tre mesi dalla data di approvazione, da parte del Ministero dello sviluppo economico, di una relazione consuntiva, predisposta dalla Rai, che deve dare evidenza della conclusione delle attività». E in più «con cadenza almeno trimestrale» andrà trasmessa «una relazione consuntiva, sottoposta all'approvazione del Collegio dei revisori Rai, riportante informazioni dettagliate circa lo stato di attuazione delle attività affidate»
Si tratta comunque di una importante boccata di ossigeno per i conti di una Rai che chiuderà il 2020 con 23 milioni di rosso e che ha lanciato un alert al Governo. Il quale ha recepito. E messo le mani al portafogli, con questo intervento come con l’assegnazione a Rai del 5% attualmente trattenuto dallo Stato sul canone. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri lo ha ufficializzato davanti alla Commissione di Vigilanza. Che ieri avrebbe dovuto audire l’ad Rai Fabrizio Salini. Seduta saltata per i lavori sul Dl Sicurezza.