Gioia Tauro, arriva il primo treno da Nola
Dal 2021 il collegamento dovrebbe diventare regolare con cadenza settimanale
L’annuncio arriva direttamente via social dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli: in Calabria, nel porto di Gioia Tauro, è arrivato il primo treno proveniente dall’interporto di Nola (Napoli), che trasporta i container che verranno imbarcati dal terminal marittimo. Un altro scalo che diventa intermodale attraverso il collegamento del cosiddetto ultimo miglio ferroviario. Un tassello importantissimo, scrive la ministra, del nostro disegno nazionale di aumentare la competitività dei porti grazie all’intermodalità, in grado di abbattere i costi di trasporto, e un’opportunità concreta per la crescita del Sud e del Paese. In effetti, l’arrivo del treno container sulle banchine di Gioia Tauro rappresenta una svolta per lo scalo calabrese che, di fatto, dà il via all’apertura del gateway realizzato dall’autorità portuale e dato in concessione, dopo la rinuncia della società Sogemar, a Medcenter Container Terminal (Mct).
Il convoglio è stato trazionato dall’impresa ferroviaria Interporto Servizi Cargo (la compagnia ferroviaria controllata dall’Interporto di Nola), è in grado di trasportare fino a 24 container high cube e dal 2021 dovrebbe diventare regolare, con frequenza inizialmente settimanale. Nola consente rilanci da e per Milano, Bologna e Verona. Afferma Andrea Agostinelli, commissario dell’Autorità portuale: «Gioia Tauro vince una scommessa lanciata anni fa e diventa formalmente non solo porto di transhipment ma anche uno scalo gateway. Con l’arrivo del treno da Nola si realizza il sogno dell’avvio dell’intermodalità, frutto di un lavoro e di un impegno imponente che consentirà allo scalo di Gioia Tauro di continuare a essere un’infrastruttura strategica nella quale si possono intercettare parte dei traffici che dall’Estremo Oriente arrivano in Europa». Il gateway ferroviario si estende all’interno dell’area doganale nella zona già destinata a interporto, che occupa una superficie di 325mila metri quadrati, nei quali sono presenti sei fasce di binari di 3.825 metri, dei quali 2.761 nell’area del terminal contenitori e 1.064 nel terminal intermodale. Numeri che sono in linea con i maggiori hub ferroviari europei. Da parte sua, l’interporto di Nola, società a capitale interamente privato, è tra le principali strutture logistiche intermodali in Italia e offre un sistema di trasporto combinato (ferro, gomma, aria e mare), integrando stoccaggio, movimentazione e manipolazione delle merci. Il prossimo treno verso Gioia Tauro è previsto per il 23 dicembre.
Il trasporto intermodale (treno + nave, oppure treno + camion) è in pieno rilancio. L’emergenza sanitaria ha mostrato come il trasporto intermodale sia la soluzione più sicura per contenere l’epidemia e sostenere l’economia. Questo sistema di trasporto limita la circolazione delle persone ed è facilmente controllabile: il treno percorre lunghe distanze con un ridotto impiego di personale (macchinisti). La strada viene utilizzata per un breve tragitto di ritiro o consegna dell’unità, con personale locale sia nei terminal di trasbordo sia sui camion.