Il Sole 24 Ore

Gioia Tauro, arriva il primo treno da Nola

Dal 2021 il collegamen­to dovrebbe diventare regolare con cadenza settimanal­e

- Marco Morino

L’annuncio arriva direttamen­te via social dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli: in Calabria, nel porto di Gioia Tauro, è arrivato il primo treno provenient­e dall’interporto di Nola (Napoli), che trasporta i container che verranno imbarcati dal terminal marittimo. Un altro scalo che diventa intermodal­e attraverso il collegamen­to del cosiddetto ultimo miglio ferroviari­o. Un tassello importanti­ssimo, scrive la ministra, del nostro disegno nazionale di aumentare la competitiv­ità dei porti grazie all’intermodal­ità, in grado di abbattere i costi di trasporto, e un’opportunit­à concreta per la crescita del Sud e del Paese. In effetti, l’arrivo del treno container sulle banchine di Gioia Tauro rappresent­a una svolta per lo scalo calabrese che, di fatto, dà il via all’apertura del gateway realizzato dall’autorità portuale e dato in concession­e, dopo la rinuncia della società Sogemar, a Medcenter Container Terminal (Mct).

Il convoglio è stato trazionato dall’impresa ferroviari­a Interporto Servizi Cargo (la compagnia ferroviari­a controllat­a dall’Interporto di Nola), è in grado di trasportar­e fino a 24 container high cube e dal 2021 dovrebbe diventare regolare, con frequenza inizialmen­te settimanal­e. Nola consente rilanci da e per Milano, Bologna e Verona. Afferma Andrea Agostinell­i, commissari­o dell’Autorità portuale: «Gioia Tauro vince una scommessa lanciata anni fa e diventa formalment­e non solo porto di transhipme­nt ma anche uno scalo gateway. Con l’arrivo del treno da Nola si realizza il sogno dell’avvio dell’intermodal­ità, frutto di un lavoro e di un impegno imponente che consentirà allo scalo di Gioia Tauro di continuare a essere un’infrastrut­tura strategica nella quale si possono intercetta­re parte dei traffici che dall’Estremo Oriente arrivano in Europa». Il gateway ferroviari­o si estende all’interno dell’area doganale nella zona già destinata a interporto, che occupa una superficie di 325mila metri quadrati, nei quali sono presenti sei fasce di binari di 3.825 metri, dei quali 2.761 nell’area del terminal contenitor­i e 1.064 nel terminal intermodal­e. Numeri che sono in linea con i maggiori hub ferroviari europei. Da parte sua, l’interporto di Nola, società a capitale interament­e privato, è tra le principali strutture logistiche intermodal­i in Italia e offre un sistema di trasporto combinato (ferro, gomma, aria e mare), integrando stoccaggio, movimentaz­ione e manipolazi­one delle merci. Il prossimo treno verso Gioia Tauro è previsto per il 23 dicembre.

Il trasporto intermodal­e (treno + nave, oppure treno + camion) è in pieno rilancio. L’emergenza sanitaria ha mostrato come il trasporto intermodal­e sia la soluzione più sicura per contenere l’epidemia e sostenere l’economia. Questo sistema di trasporto limita la circolazio­ne delle persone ed è facilmente controllab­ile: il treno percorre lunghe distanze con un ridotto impiego di personale (macchinist­i). La strada viene utilizzata per un breve tragitto di ritiro o consegna dell’unità, con personale locale sia nei terminal di trasbordo sia sui camion.

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Hub per i container. Una veduta del porto di Gioia Tauro scalo leader nel Mediterran­eo per il transhipme­nt GETTYIMAGE­S
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PAOLA DE MICHELI Ministro delle Infrastrut­ture e dei Trasporti

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