Lineagroup, soci pubblici chiedono fusione con A2A
Dopo quattro anni abbondanti di partnership A2A si prepara a incorporare Lineagroup, multiutility del sud della Lombardia di cui detiene il 51%. In realtà l’iniziativa non è di A2A bensì dei soci pubblici di Lineagroup, che si sono avvalsi dell’opzione, prevista dai patti parasociali, di fondersi nel capitale del partner. Il percorso dunque è avviato, ci vorranno alcuni mesi per arrivare a una quadra ma l’approdo finale è che, verosimilmente gli stessi soci pubblici (i Comuni di Rovato, Lodi, Crema, Cremona e Pavia), riceveranno in cambio azioni A2A.
Lineagroup era stata la prima operazione sul modello “Multiutility dei territori” chiusa dal precedente management di A2A, in particolare dal presidente Giovanni Valotti, a cui poi ne erano seguite altre in tutta la Lombardia. Dal punto di vista del bilancio la fusione non cambia nulla (già prima vigeva il consolidamento) ma forse indirettamente ciò lascia intuire che la strada delle joint venture regionali è ormai finita, come peraltro già detto dall’ad Renato Mazzoncini. Se l’operazione Lineagroup si chiuderà senza intoppi il mercato potrebbe già guardare, in quest’ottica, al prossimo potenziale riassetto: Acsm-Agam, in cui A2A detiene il 41%. (Ch.C.)