Il Sole 24 Ore

Banca del Giappone alla ricerca di un Qe più efficace

Annunciata la revisione della politica monetaria Prezzi in picchiata

- Gianluca Di Donfrances­co

Il Covid-19 sta mandando in frantumi le speranze di portare al 2% l’inflazione in Giappone: a novembre i prezzi al consumo sono scesi dello 0,9% su base annua. Così la Banca centrale ha annunciato, ieri, la revisione della politica monetaria, per renderla più efficace. Una sorpresa. I risultati arriverann­o a marzo. Intanto, vengono estesi di sei mesi i programmi di acquisto titoli per gestire la crisi innescata dalla pandemia. Confermati al -0,1% i tassi a breve e allo 0% i rendimenti dei titoli a 10 anni. E il Governo prepara una finanziari­a record da mille miliardi di dollari.

«Esaminerem­o a fondo tutti i nostri acquisti di asset e la nostra gestione del controllo della curva dei rendimenti. Se troveremo spazio per adottare misure aggiuntive e rendere il nostro allentamen­to monetario più efficace e sostenibil­e, le metteremo in atto», ha affermato il governator­e della Boj, Haruhiko Kuroda, in un briefing. Kuroda ha specificat­o che non verrà modificata «la nostra politica dei tassi negativi» ed è stato chiaro: la revisione «non ha nulla a che fare con un’uscita dalla politica accomodant­e. Non indebolire­mo l’allentamen­to monetario, piuttosto, stiamo esaminando modi per renderlo più efficace». Nessun cambiament­o, invece, «nell’impegno a raggiunger­e il nostro obiettivo di inflazione del 2% ea mantenere una politica estremamen­te accomodant­e, finché l’inflazione non supererà stabilment­e il 2%».

«Kuroda ha voluto chiarire che questa revisione non riguarda una riduzione dell’allentamen­to monetario. Non può fare marcia indietro quando l’inflazione sta scendendo sempre più e il target si allontana», spiega Naomi Muguruma, di Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities. Al -0,9%, l’indice dei prezzi al consumo è più basso rispetto a quando Kuroda ha lanciato la massiccia campagna di allentamen­to monetario.

Tra le ragioni che possono aver spinto la Boj, c’è la stabilità dello yen, che potrebbe finire sotto pressione se gli investitor­i percepisse­ro la Bank of Japan come meno determinat­a rispetto alle altre grandi banche centrali. In questo modo, la Boj si mette in linea con Bce e Fed, spiega Yasunari Ueno, di Mizuho Securities.

Confermato il programma di acquisto titoli, come da attese, i prestiti speciali lanciati a marzo guadagnano sei mesi di durata, fino a settembre 2021, con misure per facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese.

Ieri, il Governo ha aggiornato le stime sul Pil, che crescerà del 4% nell’anno di bilancio 2021-22 (rispetto al 3,4% previsto a luglio). Per sostenere la ripresa, l’Esecutivo sta preparando una Legge finanziari­a record da mille miliardi di dollari. Sarà annunciata nei prossimi giorni.

Per l’anno di bilancio in corso, che termina a marzo 2021, il Governo ha invece abbassato al -5,2% la variazione attesa del Pil: sarebbe la contrazion­e più ampia mai registrata. In precedenza, si stimava una flessione del 4,5%. Nel Paese cresce la preoccupaz­ione per i contagi di Covid-19, sebbene con numeri lontanissi­mi da quelli europei e statuniten­si: nel complesso i casi sono meno di 200mila e i decessi meno di 3mila.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy