Banca del Giappone alla ricerca di un Qe più efficace
Annunciata la revisione della politica monetaria Prezzi in picchiata
Il Covid-19 sta mandando in frantumi le speranze di portare al 2% l’inflazione in Giappone: a novembre i prezzi al consumo sono scesi dello 0,9% su base annua. Così la Banca centrale ha annunciato, ieri, la revisione della politica monetaria, per renderla più efficace. Una sorpresa. I risultati arriveranno a marzo. Intanto, vengono estesi di sei mesi i programmi di acquisto titoli per gestire la crisi innescata dalla pandemia. Confermati al -0,1% i tassi a breve e allo 0% i rendimenti dei titoli a 10 anni. E il Governo prepara una finanziaria record da mille miliardi di dollari.
«Esamineremo a fondo tutti i nostri acquisti di asset e la nostra gestione del controllo della curva dei rendimenti. Se troveremo spazio per adottare misure aggiuntive e rendere il nostro allentamento monetario più efficace e sostenibile, le metteremo in atto», ha affermato il governatore della Boj, Haruhiko Kuroda, in un briefing. Kuroda ha specificato che non verrà modificata «la nostra politica dei tassi negativi» ed è stato chiaro: la revisione «non ha nulla a che fare con un’uscita dalla politica accomodante. Non indeboliremo l’allentamento monetario, piuttosto, stiamo esaminando modi per renderlo più efficace». Nessun cambiamento, invece, «nell’impegno a raggiungere il nostro obiettivo di inflazione del 2% ea mantenere una politica estremamente accomodante, finché l’inflazione non supererà stabilmente il 2%».
«Kuroda ha voluto chiarire che questa revisione non riguarda una riduzione dell’allentamento monetario. Non può fare marcia indietro quando l’inflazione sta scendendo sempre più e il target si allontana», spiega Naomi Muguruma, di Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities. Al -0,9%, l’indice dei prezzi al consumo è più basso rispetto a quando Kuroda ha lanciato la massiccia campagna di allentamento monetario.
Tra le ragioni che possono aver spinto la Boj, c’è la stabilità dello yen, che potrebbe finire sotto pressione se gli investitori percepissero la Bank of Japan come meno determinata rispetto alle altre grandi banche centrali. In questo modo, la Boj si mette in linea con Bce e Fed, spiega Yasunari Ueno, di Mizuho Securities.
Confermato il programma di acquisto titoli, come da attese, i prestiti speciali lanciati a marzo guadagnano sei mesi di durata, fino a settembre 2021, con misure per facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese.
Ieri, il Governo ha aggiornato le stime sul Pil, che crescerà del 4% nell’anno di bilancio 2021-22 (rispetto al 3,4% previsto a luglio). Per sostenere la ripresa, l’Esecutivo sta preparando una Legge finanziaria record da mille miliardi di dollari. Sarà annunciata nei prossimi giorni.
Per l’anno di bilancio in corso, che termina a marzo 2021, il Governo ha invece abbassato al -5,2% la variazione attesa del Pil: sarebbe la contrazione più ampia mai registrata. In precedenza, si stimava una flessione del 4,5%. Nel Paese cresce la preoccupazione per i contagi di Covid-19, sebbene con numeri lontanissimi da quelli europei e statunitensi: nel complesso i casi sono meno di 200mila e i decessi meno di 3mila.