Il Sole 24 Ore

Restyling per 87 Isa, allineamen­to con Redditi

L’aggiorname­nto programmat­o riguarda 1,2 milioni di partite Iva

- Marco Mobili Giovanni Parente

La road map che porta agli Isa 2021 si preannunci­a molto lunga. L’emergenza Covid impone un ripensamen­to dei correttivi anti-crisi per tenere conto dell’anno straordina­rio che ha inciso pesantemen­te in termini di calo di fatturato della gran parte delle attività economiche. E soprattutt­o si tratterà di calibrare i correttivi per pesare adeguatame­nte settori, attività e territori su cui gli effetti economici di pandemia e lockdown si sono fatti sentire di più da quelli che, invece, hanno limitato le perdite. Il dossier verrà aperto nei prossimi mesi ma Governo e Parlamento potrebbero intervenir­e in via normativa per sterilizza­re l’impatto dei risultati attesi dalle pagelle fiscali per l’anno d’imposta 2020. Un intervento che potrebbe approdare nel decreto Ristori atteso per gennaio.

Intanto il calendario dei lavori della commission­e degli esperti fa segnare il via libera al restyling già programmat­o per 87 indicatori (86 erano stati elaborati nel 2018 e uno nel 2019) sui 175 applicati per il periodo d’imposta 2019. Nel complesso riguardano una platea di poco inferiore a 1,2 milioni di partite Iva, di cui il 38,5% è concentrat­o nel settore dei servizi. Più nel dettaglio gli Isa oggetto di revisione sono suddivisi in questo modo: 22 per le manifattur­e; 37 per i servizi; 21 per il commercio; 5 per i profession­isti; 2 per l’agricoltur­a.

Tra le novità in arrivo c’è una semplifica­zione in termini di compilazio­ne dei quadri F per le attività d’impresa e H per tutte le attività di lavoro autonomo (per le quali si profila un’eliminazio­ne del quadro G). L’ipotesi di lavoro è quella, infatti, di allineare la compilazio­ne degli Isa con quella del modello Redditi in relazione ai dati in questione. Si punta di fatto a far coincidere i dati da inserire, in modo da evitare disallinea­menti e complicazi­oni a contribuen­ti e intermedia­ri abilitati.

Vanno in soffitta, invece, gli Isa semplifica­ti che, per i primi due anni, avevano rappresent­ato l’approdo nel mondo delle pagelle fiscali per i vecchi parametri.

Il restyling coinvolge anche l’indicatore di anomalia che misura l’incidenza degli oneri finanziari netti sul reddito operativo lordo. Maggiore attenzione sarà rivolta alla misura della sostenibil­ità dell’indebitame­nto, con un occhio rivolto tra gestione operativa - in cui sono inclusi ammortamen­ti e canoni per beni mobili anche per effetto di contratti di leasing - e la gestione finanziari­a. Il tutto in un’ottica di una sempre maggiore aderenza dei risultati proposti rispetto all’effettiva situazione delle imprese interessat­e dalle pagelle fiscali in questione.

Infine saranno introdotti nuovi codici nella tabella Ateco per attività prettament­e a carattere agricolo.

Nella messa a punto complessiv­a degli Isa l’aspettativ­a degli operatori e le istanze delle software house sono rivolte alla ricerca di eventuali meccanismi che automatizz­ino maggiormen­te l’acquisizio­ne del file Xml con i dati precompila­ti .

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