Manovra, micro aiuti a pioggia Presi 2 miliardi di anticipazioni Ue
Maratona notturna per l’ok in commissione alla Camera. Ridotti gli anticipi delle risorse Ue alla decontribuzione Sud per finanziare bonus assunzioni, sanità e tasse universitarie. Sì al piano vaccini
Maratona notturna in commissione Bilancio della Camera per approvare le modifiche alla legge di bilancio e mandare il testo in Aula domani. Solo oggi dovremmo vedere il testo finale della commissione che sarà poi tradotto in maxiemendamento. Per tutto il pomeriggio di ieri si è andati avanti con la votazioni, con l’approvazione di molti microaiuti a pioggia per le attività e le categorie più disparate. Per finanziare bonus assunzioni per donne e giovani, nuovi ingressi nella sanità e uno sconto sulle tasse universitarie sono stati tagliati due miliardi delle anticipazioni dei fondi Ue del Next Generation Eu destinati alla decontribuzione al Sud. La commissione ha varato nel corso della giornata per la decontribuzione per le partite Iva da un miliardo di euro e stop alla prima rata Imu per i settori del turismo e spettacolo colpiti dal Covid.
Edizione chiusa in redazione alle 22:45
Pioggia di microfinanziamenti e Fondi in formato “mini” sulla manovra. Che repentinamente drena poco più di 2 miliardi nel 2021 (e quasi un miliardo per l’ anno successivo) di aiuti europei dal Next Generation Eu destinandoli a coprire le assunzioni dei giovani (200, 9 milioni), delle donne (37,5 milioni) e del personale sanitario a tempo determinato (1,1 miliardi), il fondo vaccini (400 milioni), il potenziamento del fondo di garanzia Pmi (500 milioni nel 2022), i contratti di formazione dei medici specializzandi (105 milioni) e la riduzione delle tasse d’iscrizione alle università (165 milioni). A riscrivere le coperture di queste misure è un emendamento depositato in tarda serata dal governo in commissione Bilancio alla Camera. E a pagare il saldo è il Sud. Che, almeno per il momento, vede ridursi la dote europea per la decontribuzione da 3,5 miliardi a meno di 1,5 miliardi.
Con un altro correttivo il governo finanzia con 10 milioni il completamento della digitalizzazione per il processo tributario. Vengono poi assegnati altri due milioni al comitato paralimpico e 1,8 milioni alla Corte dei conti.
Fino all’arrivo di questi emendamenti la commissione era riuscita a votare pochi ritocchi. Con il sì alla decontribuzione di partite Iva, liberi professionisti, commercianti e artigiani. E anche allo stop della prima rata Imu 2021 per i settori del turismo e dello spettacolo, al congedo per i papà prolungato da 7 a 10 giorni, al bonus idrico da mille euro per il risparmio dell’acqua, con la sostituzione dei soffioni della doccia e dei rubinetti. E a un’agevolazione fino al 40% delle spese sostenute per l’acquisto di un’auto elettrica, non cumulabile con gli incentivi-rottamazione, da parte di soggetti con Isee inferiore ai 30mila euro.
Ma parallelamente alla no stop a singhiozzo in Commissione è proseguito il confronto tra maggioranza opposizione sui temi più caldi. A cominciare dalla proroga del superbonus e dal potenziamento dei Pir, promosso da Italia viva.
Una faticosa e sofferta revisione, quella del testo originario della legge di bilancio, all’insegna dei micro finanziamenti e della nascita di un elenco quasi sterminato di Fondi, molto spesso in formato “mini”, per le categorie e i settori più disparati: dai 3 milioni per sostenere festival, cori, bande e musica jazz al bonus chef da 1 milione, che nella serata di ieri non risultava però ancora approvato.
Nel corso della seduta, con la commissione impegnata a districarsi tra vari faldoni di emendamenti riformulati, è arrivato il via libera anche a un emendamento M5S per estendere dal 1° marzo 2021 la garanzia Sace sulla liquidità anche alle medie imprese (con almeno 250 dipendenti e non più di 499) e a un ulteriore ritocco per destinare nel 2021 altri 145 milioni al Fondo per l'export per la concessione di cofinanziamenti a fondo perduto fino al 50% dei finanziamenti concessi da Mediocredito centrale alle imprese esportatrici. Ieri sera risultavano invece ancora in sospeso le proposte di introdurre l’Iva agevolata al 10% per il cibo da asporto (il “take away”) e consegnato a domicilio e quella del voucher per gli occhiali da vista.
Su altri capitoli l’intesa è stata trovata senza troppe difficoltà, come, ad esempio, sulla decontribuzione in tutto il 2021 per i lavoratori autonomi con compensi e ricavi fino a 50mila euro lordi e con una diminuzione nel 2020 del fatturato o dei corrispettivi non inferiore al 33% rispetto al 2019, fortemente voluta dalla Lega.
Il semaforo verde si è poi acceso sui 50 milioni nel 2021 per sostenere la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura delle mamme al rientro dal parto e sui 20 milioni per il potenziamento di progetti che puntano alla valorizzazione del sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore. Ok all’unanimità per il piano vaccini che prevede anche l’assunzione di 3.000 medici.
Nella lunga lista di piccoli finanziamenti hanno trovato posto il fondo da 10 milioni per il sostegno al reddito dei lavoratori delle aree di crisi industriale complessa a quello, con analoga dotazione, per lo stoccaggio privato dei vini Doc, Docg e Igt e e ai 5 milioni l’anno in più per il prossimo triennio ai caregiver familiari. Viene anche istituito un Fondo per il sostegno della parità salariale di genere (2 milioni dal 2022). E nasce un Fondo, da 1,5 milioni di euro annui nel triennio 2021-2023, per il finanziamento dell'accoglienza di genitori detenuti con bambini al seguito in case famiglia. Arrivano 160 milioni per il sisma del Centro-Italia e un bonus proposto da Giacomoni (Fi) del 50% per l’acquisto di meccanismi di filtraggio dell’acqua potabile con l’obiettivo di ridurre almeno del 30% l’utilizzo della plastica da parte di famiglie ed esercizi commerciali.
Sì alla decontribuzione per gli autonomi e allo stop-Imu per il turismo. Stop all’Iva per il take away