La Cig allunga di 12 settimane Ammortizzatore fino a 8oo euro alle partite Iva
Nasce Iscro, ammortizzatore fino a 800 euro per le 300mila partite Iva della gestione separata Inps Sgravi al 100% per assumere giovani e donne al Sud
La cassa integrazione d’emergenza si allunga di altre 12 settimane, tutte gratuite per le imprese. Per assumere under 35, da gennaio e per tutto il 2022, ci sono sgravi triennali al 100%, entro un tetto di 6mila euro l’anno (si sale a 48 mesi di esonero se il contratto stabile è firmato in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna). Incentivo al 100% anche in caso di assunzione di donne disoccupate al Sud e senza un impiego da almeno 24 mesi nel resto d’Italia. Il blocco dei licenziamenti, seppur con eccezioni, prosegue fino al 31 marzo, e sempre fino a fine marzo si confermano le deroghe alle causali del decreto dignità su proroghe e rinnovi di contratti a termine (si vedano gli approfondimenti a pagina 33).
Sul fronte lavoro, l’esame della manovra alla Camera si concentra, tra le novità principali, sulla gestione dell’uscita dalle misure emergenziali, a oggi fissata a inizio aprile: si ridisegna il contratto di espansione, con lo scivolo, per i soggetti a 5 anni dalla pensione di vecchiaia o anticipata, che si estende alle imprese con oltre 250 addetti (per quelle sopra i mille c’è il vincolo a fare un’assunzione ogni tre uscite, ma ci sono altri dodici mesi di sconto Naspi, oltre ai canonici 24 mesi). All’alba di domenica entra anche il restyling dell’assegno di ricollocazione che, da gennaio, con una dote iniziale di 267 milioni, riguarda anche i lavoratori in cig e i percettori di Naspi e Discoll da oltre 4 mesi, rappresentando, è il commento soddisfatto di Debora Serracchiani, presidente della commissione Lavoro della Camera, «un primo indirizzo fondamentale per il decollo delle politiche attive». D’accordo la sottosegretaria al Lavoro, Francesca Puglisi: «Costruiamo un sistema integrato pubblico/privato dei servizi per l’impiego - ha aggiunto -. Da oggi inizia un nuovo percorso di riforma con Anpal e le Regioni».
Il quadro di sostegno si completa con l’introduzione, la prima volta in Italia, di un ammortizzatore per le circa 300mila partite Iva della gestione separata Inps. Lo strumento si chiama «Iscro», «Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa», è previsto in via sperimentale per il 2021-2023, sostenuto fin dal primo minuto da Chiara Gribaudo (Pd), e prevede un sostegno monetario per sei mensilità, che va da un minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro al mese. Per accedervi occorre aver prodotto un reddito, nell’anno precedente la domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni prima; aver dichiarato un reddito non superiore a 8.145 euro; essere in regola con i contributi avere aperta la partita Iva da almeno 4 anni. «Iniziamo a disegnare la strategia per uscire dalla crisi nel 2021», ha spiegato Marco Leonardi, consigliere economico del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
Con un fondo da 1 miliardo arriva anche una sorta di” anno bianco” di esonero dei minimali contributivi per tutte le partite Iva e professionisti, ordinisti e non, più colpiti dalla pandemia. I requisiti richiesti per accedere al beneficio sono una perdita di fatturato 2020 rispetto al 2019 di almeno il 33% e un fatturato complessivo inferiore ai 50 milioni. In extremis entra pure la salvaguardia per gli ultimi esodati ancora esclusi, con una spesa di 115,1 in sei anni. Il congedo paternità sale da 7 a 10 per il 2021 (con la legge di Bilancio dello scorso anno i giorni da 5 erano passati a 7).
Sì anche all’estensione degli incentivi fiscali in favore dei lavoratori altamente qualificati rientrati in Italia prima del 2020 e già iscritti all’Aire (dovranno versare un contributo del 10% o del 5% del reddito imponibile a seconda del numero di figli); e ok pure a una norma, spinta dai 5S e dal ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, che estende al 28 febbraio le protezioni per i lavoratori fragili.
Lo scivolo, previsto dal contratto di espansione, per i soggetti a 5 anni dalla pensione di vecchiaia o anticipata si estende alle imprese con oltre 250 addetti
L’assegno di ricollocazione da gennaio riguarda anche
i lavoratori in Cig e i percettori di Naspi e Discoll da oltre 4 mesi