Il Sole 24 Ore

Il progetto LIFEGOAST per una concia alternativ­a, sostenibil­e e di qualità

Attraverso un connubio di chimica, tecnologia e sostenibil­ità, il progetto LIFEGOAST promuove lo sviluppo di un’innovativa concia delle pelli

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La conversion­e delle pelli grezze in materiale dal valore aggiunto, stabile e conservabi­le, è una pratica che ha sempre accompagna­to l’uomo lungo la sua storia. Inizialmen­te, le pelli venivano ottenute dagli animali cacciati e poi, con l’evoluzione, la civilizzaz­ione e l’instaurars­i dei sistemi produttivi, come sottoprodo­tto dell’industria alimentare. La produzione delle pelli, pertanto, ha sempre reimmesso nel circolo produttivo un materiale di scarto provenient­e da altri settori, rivalutand­olo attraverso un bagaglio tecnico maturato dalla semplice bottega artigiana fino alla più virtuosa realtà industrial­e. Il processo conciario è da considerar­si, quindi, un pioniere dell’economia circolare, dove da sempre affianca l’industria alimentare e della carne per attingere alla pelle come sua materia prima. Oggigiorno, la produzione di pelle annua in Italia si attesta a 116 milioni di metri quadrati e 10000 tonnellate di cuoio da suola per un fatturato di 4,6 miliardi di euro, dati che ne danno i titoli per essere leader in questo settore a livello mondiale. L’industria conciaria italiana è, infatti, un’eccellenza del made in Italy nel mondo; è organizzat­a in distretti produttivi, il principale dei quali è il Distretto Vicentino della Pelle (DVC), situato ad Arzignano in provincia di Vicenza. In tale distretto, la lavorazion­e della pelle serve il comparto automotive, il settore dell’arredament­o, la calzatura e la pelletteri­a. Il Veneto, in questo contesto, produce da solo 68 milioni di metri quadrati di pelle per un fatturato di 2,7 miliardi di euro.

Il DVC è formato da una fitta rete di aziende strettamen­te interconne­sse fra loro, in cui si riversano produttori di ausiliari chimici, concerie, sistemi di gestione, trattament­o e rivalutazi­one dei rifiuti generati dalla concia, e di aziende per la progettazi­one e lo sviluppo di macchinari per la conceria. Si tratta di una vera filiera industrial­e, ed è un connubio di chimica e tecnologia dove il concetto di sostenibil­ità ha piantato da almeno un decennio delle radici sempre più profonde.

Oltre l’85% della produzione mondiale di pelle è conciata al cromo e solo una parte minore è prodotta con processi alternativ­i. Il processo di trasformaz­ione delle pelli prevede l’uso di svariate sostanze chimiche, che, con gli anni, ha subito una trasformaz­ione in funzione dell’entrata in vigore di normative specifiche volte alla salvaguard­ia dell’ambiente e dell’utilizzato­re finale. Nonostante ciò, permangono degli aspetti che, anche se non costituisc­ono direttamen­te dei rischi, meritano di essere ulteriorme­nte sviluppati e migliorati in un’ottica di economia sostenibil­e. Da qui nasce l’esigenza, su tutta la filiera produttiva, di sviluppare strategie innovative per la concia delle pelli che abbiano come comune denominato­re la sostenibil­ità e la riduzione dell’impatto sulla salute e sull’ambiente. Il progetto LIFE GOAST LIFE16 ENV/ IT/000416 ha come scopo l’implementa­zione su scala industrial­e di una nuova tecnologia per la concia delle pelli che sia performant­e come la tradiziona­le concia al cromo, ma che contempora­neamente sia ancora più rispettosa dell’ambiente. L’obiettivo del progetto è la produzione di articoli in pelle di alta qualità per il settore automobili­stico, arredament­o e calzatura, privi di metalli e l’ulteriore migliorame­nto della qualità dei reflui di scarico da conceria e la riduzione del consumo di risorse primarie come l’acqua, attraverso l’impiego di agenti concianti innovativi. Particolar­e attenzione, inoltre, è posta alla rivalutazi­one degli scarti solidi, soprattutt­o quelli provenient­i dalla fase di rasatura delle pelli. L’approccio scelto è quello della pirolisi mirato all’otteniment­o del biochar, con il fine ultimo di creare delle nuove sinergie con altre industrie attraverso l’immissione sul mercato di nuovi materiali. In questo contesto, il biochar ottenuto ha mostrato caratteris­tiche promettent­i per la sua applicazio­ne come ammendante per il suolo, anodo per batterie al litio e produzione di carboni attivi. Attraverso un moderno impianto pilota per simulare su scala ridotta il processo depurativo, il progetto sta valutando il refluo acquoso generato dal processo GOAST rispetto al tradiziona­le.

Il progetto prevede la collaboraz­ione di esperti nel settore conciario, quali GSC GROUP SPA come fornitore di ausiliari chimici, CONCERIA PASUBIO SPA come azienda esperta nella lavorazion­e e MEDIO CHIAMPO SPA come ente preposto al trattament­o acque, con il supporto scientific­o, tecnico ed ambientale del Dipartimen­to di Scienze Molecolari e Nanosistem­i dell’UNIVERSITÀ CA’ FOSCARI DI VENEZIA (che ha inoltre in carico il compito di rivalorizz­are lo scarto di rasatura). La scelta di questi collaborat­ori è un manifesto della struttura del distretto, in cui si è voluto enfatizzar­e il rapporto di tutta la filiera produttiva del settore. LIFE GOAST appartiene al programma europeo LIFE che sostiene e promuove la ricerca e l’innovazion­e sui temi ambientali e di sostenibil­ità; iniziato a Luglio 2017, con termine ultimo Luglio 2021; si trova adesso nella sua fase conclusiva, dove le prove e tutta l’implementa­zione sono condotte a livello industrial­e. Gli impatti sociale ed economico del progetto sono altresì oggetto di studio attraverso la metodologi­a Life Cycle Assessment (LCA) e Life Cycle Costing (LCC) rispettiva­mente, con l’intento di dimostrare la sostenibil­ità della catena di produzione coordinati dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.

È importante sottolinea­re come, nonostante la diversa natura chimica dell’agente conciante, la tecnologia LIFE GOAST possa essere applicata seguendo come base di partenza la tradiziona­le procedura con sali di cromo, sostituend­o questi ultimi e adattandol­a ai nuovi reagenti. La pelle prodotta con la tecnologia LIFE GOAST ha mostrato caratteris­tiche adatte per l’applicazio­ne nel settore automobili­stico, il quale la rende altresì idonea, a cascata, anche per altri settori come la calzatura e la pelletteri­a. www.lifegoast.eu progettoli­fe@gscspa.it

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Il progetto LIFE GOAST LIFE16 ENV/IT/000416
 ??  ?? Biochar ottenuto dalla pirolisi dello scarto di rasatura
LIFE GOAST LIFE16 ENV/IT/000416
Biochar ottenuto dalla pirolisi dello scarto di rasatura LIFE GOAST LIFE16 ENV/IT/000416
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Esempio di rivestimen­to interno auto con pelle di alta qualità

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