CONIP: economia circolare da oltre 20 anni
Il closed loop applicato alla gestione di casse e pallet in plastica
Il CO.N.I.P. (Consorzio Nazionale Imballaggi Plastica) è un consorzio volontario nato nel 1998 che gestisce, su autorizzazione del Ministero dell’Ambiente, il circuito delle casse in plastica dal 1999 e quello dei pallet in plastica dal 2016. Nel 1999 il Consorzio si è fatto precursore dei principi dell’economia circolare, ponendosi sin dalla sua fondazione il proposito di perseguire uno sviluppo industriale sostenibile. Per adempiere a questo obiettivo, il CO.N.I.P. ha implementato per la gestione del circuito delle casse in plastica una struttura ad anello chiuso, in piena conformità ai principi propri dell’economia circolare. Nel 2016 il Consorzio ha esteso tale modello di gestione anche al circuito dei pallet in plastica.
Per perseguire, quindi, i suoi obiettivi di sviluppo industriale sostenibile e rendere efficiente la sua struttura ad anello chiuso, il CO.N.I.P. ha coinvolto, sin dalla sua fondazione, tutti gli attori della filiera dei circuiti di competenza, e cioè: produttori, utilizzatori, raccoglitori e riciclatori di casse e pallet in plastica. L’implementazione di tale sistema permette il funzionamento del closed loop CO.N.I.P. in cui le casse e i pallet fine ciclo vita vengono raccolti e avviati al riciclo e vanno a costituire quella materia prima seconda utilizzata dai produttori del circuito consortile per la realizzazione di nuove casse e nuovi pallet. Nel circuito CO.N.I.P. gli imballaggi post-consumo non vengono smaltiti in discarica come rifiuti, ma vengono valorizzati all’interno del sistema e costituiscono una vera e propria risorsa. L’implementazione di un circuito strutturato in questo modo permette di perseguire gli obiettivi propri del Consorzio sia in termini di sostenibilità, sia in termini di sviluppo industriale. Infatti, l’avvio al riciclo degli imballaggi fine ciclo vita e il conseguente utilizzo di materia prima seconda in sostituzione della materia prima vergine nelle fasi di produzione di nuove casse e nuovi pallet da un lato minimizza le conseguenze economiche ed ambientali generate dallo smaltimento in discarica dei rifiuti di imballaggio, dall’altro contribuisce ad abbattere i consumi di risorse primarie e le emissioni di gas serra nella fase di produzione. Le esternalità positive generate dall’implementazione del sistema ad anello chiuso del circuito consortile sono state analizzate da un ente esterno al Consorzio che ha realizzato uno studio sull’applicazione del sistema CO.N.I.P. al circuito delle casse in plastica da cui è emerso come la sostituzione della materia prima vergine con la materia prima seconda nella produzione delle casse del circuito consortile generi dei rilevanti risparmi ambientali ed economici ogni anno. Nel solo 2019, infatti, è stata evitata l’emissione di 155mila tonnellate di Co2eq, pari a quelle generate da 62mila automobili in un anno, e l’importazione di 790mila barili di greggio, con un risparmio di 51 milioni di euro, sono stati inoltre risparmiati 2,3 milioni di GJ di energia primaria, equiparabili al consumo medio annuo di 500mila cittadini italiani, 628 milioni di litri d’acqua, pari alla capienza di 250 piscine olimpioniche e 139mila tonnellate di materia prima vergine, equiparabili al peso di 14 Torri Eiffel.
Oltre a diminuire l’utilizzo di materie prime, l’applicazione dei principi dell’economia circolare, consentendo la tracciabilità di materiali e prodotti, garantisce la fornitura di prodotti sempre nuovi e quindi conformi in termini di igienicità e sicurezza.