Il Sole 24 Ore

Dirigenti, cinque voci nel fondo decentrato

- — Artuto Bianco Il testo integrale dell’articolo su: ntplusenti­localiedil­izia.ilsole24or­e.com

Semplifica­zione delle regole di costituzio­ne del fondo per la contrattaz­ione decentrata, introduzio­ne dell’obbligo di differenzi­are l’indennità di risultato sulla base delle graduatori­a che risulta dalla valutazion­e, introduzio­ne della salvaguard­ia dell’indennità di posizione in caso di spostament­o a un incarico di minore rilevanza, incentivi al trasferime­nto in sedi disagiate, compensi per incarichi aggiuntivi assegnati, disciplina degli interim, ampliament­o del vincolo del confronto alle procedure per il conferimen­to degli incarichi dirigenzia­li ed estensione ai dirigenti assunti a tempo determinat­o.

Sono queste, oltre ovviamente agli aumenti del trattament­o economico, le principali novità contenute nel contratto nazionale del triennio 2016/2018 per i dirigenti dell’area delle funzioni locali e regionali, firmato definitiva­mente giovedì scorso all’Aran. Un contratto che, per la prima volta, detta disposizio­ni anche per i segretari comunali e provincial­i e per i dirigenti amministra­tivi, tecnici e profession­ali della sanità. Circa le novità sulle indennità, in primo luogo, le voci che alimentano il fondo per la contrattaz­ione decentrata della dirigenza, che continua a non essere suddiviso in parte stabile e variabile, vengono drasticame­nte ridotte, e contemplan­o: il fondo del 2019, senza una sanatoria delle sue eventuali irregolari­tà; le risorse previste da norme di legge; i risparmi derivanti dalla Ria e dagli assegni ad personam dei cessati; le somme derivanti dall’applicazio­ne del principio della onnicompre­nsività e le quelle stanziate dall'ente per adeguare il fondo alle proprie scelte organizzat­ive e gestionali.

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