Ristoranti, conta il fatturato complessivo delle varie unità
Una Srl ha avviato l’attività di una unità operativa locale nel 2018. Nel 2019, a settembre, ha aperto una seconda attività nello stesso comune, e a dicembre ne ha aperta una terza. Nel 2020 ne ha chiusa una. Il fatturato della società complessivamente non è variato, ma la singola unità produttiva ha registrato un calo di quasi il 50 per cento.
Ci si chiede se la società ha diritto ad accedere alla misura del bonus ristoranti potendo dimostrare il calo marzo–giugno sulla singola unità locale, oppure se questo non è possibile in quanto il calcolo dev’essere complessivo.
S.C. - PALERMO
L’articolo 58 del Dl 104/2020 (decreto Agosto) ha introdotto una misura di sostegno a favore delle imprese attive nel settore della ristorazione, per l’acquisto di prodotti di filiere agroalimentari (inclusi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell’acquacoltura), anche Dop e Igp, valorizzando la materia prima di territorio. L’agevolazione riguarda le imprese che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019 o quelle già attive prima di tale data, qualora il fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019.
La formulazione della norma porta a sostenere che, per il calcolo della riduzione di fatturato, occorre considerare il fatturato complessivo dell’impresa, non rilevando le riduzioni intervenute con riferimento alle singole articolazioni territoriali in cui si esplica l’attività.