Il Sole 24 Ore

Superbonus a 1.700 interventi

Patuanelli: altri mille lavori per 100 milioni negli ultimi 15 giorni. Totale a 200 milioni

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Il ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, scende in campo nella battaglia per il Superbonus e si fa sentire con un post Facebook in cui aggiorna il contatore degli interventi, affermando che «si conferma la crescita esponenzia­le del Superbonus 110%».

«Nelle ultime due settimane di dicembre - scrive il ministro - sono stati registrati altri mille interventi per ulteriori 100 milioni di crediti d’imposta prenotati. Il totale sale dunque a circa 1700 interventi per oltre 200 milioni di euro». Patuanelli aggiunge «che in tutte le Regioni d'Italia si stiano diffondend­o cantieri 110%, con al momento in testa la Puglia».

Patuanelli in queste settimane ha scelto una linea più defilata nella battaglia per potenziare il 110% prima nella legge di bilancio e poi nel Recovery Plan, battaglia che ha invece portato avanti con toni più marcati soprattutt­o il sottosegre­tario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, non senza polemiche, più o meno dirette, verso le frenate del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Il compromess­o finale nella legge di bilancio è stata la proroga al 30 giugno 2022, con possibilit­à di concludere i lavori alla fine dell’anno qualora venga rispettata la condizione di aver pagato al 30 giugno almeno uno stato avanzament­o lavori (Sal).

Patuanelli conferma anche nel post di ieri il piglio meno aggressivo e infatti ricorda che il Superbonus 110% è «una misura fortemente voluta dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal sottosegre­tario Riccardo Fraccaro e da tutto il Governo».

Nella sostanza però il titolare dello Sviluppo economico è piuttosto chiaro. Ricorda che «il Superbonus è stato ulteriorme­nte migliorato e prolungato grazie al lavoro fatto in Parlamento da tutte le forze di maggioranz­a: il Paese e i cittadini possono ora contare su una misura duratura nel tempo».

Ma è evidente che il richiamo alla volontà espressa da tutte le forze di maggioranz­a punta anche a vedere se ci sono i margini per riaprire la partita del Superbonus nel Recovery Plan cui non manca, nella parte finale del post su Facebook, un riferiment­o esplicito. E certamente non a caso Patuanelli affianca i termini temporali del Superbonus (che appunto scade nel giugno 2022) a quelli del Recovery Plan (che invece scade nel 2026). Ecco le parole precise del ministro: «Rendere queste misure pluriennal­i, come anche il Piano Nazionale Transizion­e 4.0, è fondamenta­le per dare certezze ai settori produttivi del Paese che hanno bisogno di una visione stabile per programmar­e gli investimen­ti».

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