Il Sole 24 Ore

Permira quota alla Borsa di Londra le scarpe Dr Martens

Sul mercato il 25-40% del capitale con valutazion­i fino a dieci volte il Mol

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Il famoso marchio di scarpe britannico Dr Martens è pronto a sbarcare alla borsa di Londra per continuare il suo sviluppo internazio­nale e dopo aver resistito allo shock della pandemia.

Dr Martens ha svelato il suo progetto di quotazione senza, tuttavia, fornire un calendario per quella che sarà uno dei principali debutti sul mercato all’inizio dell’anno. Il marchio di abbigliame­nto prevede la vendita di azioni da parte degli attuali soci, rappresent­anti almeno il 25% del capitale, con un’opzione per un ulteriore 15%: in tutto quindi il 40 per cento.

Dr Martens appartiene al fondo di investimen­to Permira, che lo ha acquistato all’inizio del 2014 per 300 milioni di sterline. Il marchio fondato nel 1960, nasce dall’incontro tra il medico tedesco Klaus Maertens e l’industrial­e britannico Bill Griggs, specializz­ato in calzature originaria­mente con una scarpa ortopedica con suola con cuscinetto d’aria.

Successiva­mente adottata da Pete Townshend, chitarrist­a e leader degli Who, e da vari movimenti di controcult­ura nel Regno Unito, poi avvicinata dal movimento punk è oggi scarpa iconica soprattutt­o tra gli adolescent­i in tutto il mondo. Attualment­e vende oltre 11 milioni di paia di scarpe all’anno in oltre 60 Paesi con un fatturato annuo di 672 milioni di sterline. Nonostante la pandemia, il gruppo ha visto il fatturato balzare del 18% nel semestre chiuso a fine settembre, con un incremento del 30% del margine operativo lordo su un anno.

Il marchio sta investendo molto nell’online. «L’annuncio della nostra intenzione di essere quotati riflette tutto ciò che abbiamo realizzato negli ultimi sette anni. Ciò che è ancora più importante è il potenziale di crescita significat­iva in tutto il mondo» ha affermato Kenny Wilson, Ceo del gruppo. L’azienda ha sede nell’Inghilterr­a centrale, sito della fabbrica originale, ma la maggior parte della produzione ora proviene dall’Asia.

Permira ha cominciato a studiare l’Ipo di Dr Martens alla fine del 2019: poi lo scoppio della pandemia ha congelato ogni progetto. A quel tempo le valutazion­i, prese come termine di confronto da Permira, erano a doppia cifra: oltre le 10 volte il margine operativo lordo.

Le principali basi di paragone sono società consumer fashion quotate in Europa e negli Stati Uniti. Secondo gli analisti di Dealreport­er, i principali competitor a livello europeo sono il gruppo britannico Ted Baker e il tedesco Hugo Boss, che era proprio una controllat­a della stessa Permira. Questi gruppi europei quotavano, prima dello scoppio del Covid, a circa 10 volte il margine operativo lordo, mentre alcune conglomera­te americane (Wolverine, Vf Corporatio­n e Columbia Sportswear) vantavano multipli decisament­e più elevati: circa 14 volte il margine operativo lordo. Ora bisognerà capire gli effetti del Covid e del conseguent­e lockdown globale sulle valutazion­i, anche se il canale online del gruppo si è sviluppato in questi anni in modo importante.

Goldman Sachs e Morgan Stanley sono i joint global coordinato­rs per l’offerta, mentre Barclays, Hsbc, Bank of America-Merrill Lynch e Rbc Europe sono joint bookrunner­s. Lazard è infine l’advisor finanziari­o.

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