L’ultimo tratto di Nord Stream 2 riparte dalla Danimarca
Riprenderà il 15 gennaio, in acque danesi, la costruzione del gasdotto Nord Stream 2 che si avvia alla conclusione malgrado la minaccia di sanzioni americane. Secondo quanto scrive l’agenzia russa Tass, l’Agenzia danese per l’energia ha ricevuto dalla compagnia a cui fa capo il gasdotto il nuovo programma dei lavori.
La posa dei tubi che condurranno il gasdotto fino all’approdo di Greifswald in Germania è ora affidata alla russa Fortuna. Un anno fa i lavori già nella fase conclusiva erano stati sospesi perché le sanzioni approvate dal Congresso americano avevano messo nel mirino anche le compagnie straniere coinvolte: prima tra tutte la svizzera AllSeas, che si è ritirata dal progetto lasciando ai soli russi il compito di completarlo. Secondo la Tass, il gasdotto è costruito per il 94%.
A fronte delle sanzioni americane, il parlamento regionale del Meclemburgo-Pomerania ha approvato l’istituzione di una fondazione pubblica con l’obiettivo di “proteggere” il progetto inserendolo in una cornice legale che ne garantisca il completamento senza incorrere nelle restrizioni previste. Lo ha scritto nei giorni scorsi la tedesca Dpa.
MILIARDI DI METRI CUBI La portata di Nord Stream 2. Sul fondo del Baltico, il gasdotto correrà parallelo al Nord Stream già in funzione tra Russia e Germania