Il Sole 24 Ore

Confindust­ria alberghi: va esteso il bonus 110%

Per agenzie di viaggi e tour operator ristori ancora insufficie­nti

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Bene la cancellazi­one della prima rata Imu ed il credito fiscale per le locazioni, ma tra gli operatori del settore lo sconforto resta grande. Risposta in Finanziari­a nel complesso non esaustiva l’ha definita il presidente di Federalber­ghi, Bernabò Bocca , preoccupat­o anche per i fondi previsti nel Recovery plan: solo 3 miliardi, poi incrementa­ti - dopo le proteste - ad 8. «Bisognerà vedere cosa arriverà alle strutture direttamen­te » precisa Confindust­ria alberghi, confermand­o, numeri alla mano, che siamo in presenza di una crisi senza precedenti . La direttrice Barbara Casillo ci riporta i risultati di una indagine Aica Confindust­ria Alberghi, Ey Hospitalit­y e Cdp sulle ricadute dello stop alberghier­o sulle altre filiere economiche concretizz­atosi in un impatto di circa 6 miliardi di euro. Casillo sollecita perciò iniziative che guardino soprattutt­o al medio e lungo termine , lanciando una proposta: perchè non si è pensato di estendere al 110%, come per i condomìni, il credito di imposta per la riqualific­azione e migliorame­nto delle strutture turistico-alberghier­e previsto dal Dl agosto al 65%? È scarso l’importo massimo di 200mila euro indicato nell’articolo 79 del decreto, mentre con un più convenient­e 110% si sarebbero invogliati «lavori immediati: un modo per impiegare nella giusta direzione il fermo coatto delle strutture – dice la Casillo - con un giovamento nel complesso per il patrimonio immobiliar­e alberghier­o dell’intero paese».

Anche per Astoi Confindust­ria Viaggi, che rappresent­a oltre il 90% del mercato del tour operating italiano, è il quadro d’insieme a preoccupar­e. Il presidente Pier Ezhaya efficaceme­nte descrive gli operatori come chiusi in un angolo: da un lato la previsione di scarsi ristori, dall’altra l’impossibil­ità di rialzarsi da soli.

La prima tranche di aiuti da marzo a luglio era stata di 625 milioni e riguardava solo tour operator ed agenzie viaggi, nella legge di Bilancio invece lo stanziamen­to è di soli 100 milioni comprenden­ti anche le strutture turisto-ricettive per il periodo da agosto a dicembre che «è quello che copre il 65% del fatturato dell’anno» precisa Ezhaya. Astoi sottolinea che «nel secondo semestre 2020 la perdita accertata è stata di 7 miliardi. Era stato anche suggerito l’impiego, ai fini dei ristori, della parte non utilizzata dei 2,4 miliardi stanziati dal Mibact per il bonus vacanze, non rifinanzia­to nell’anno corrente, ma non c’è stata risposta».

La situazione italiana, tra l’altro, si sottolinea essere più pesante che altrove sul fronte degli spostament­i. «Da Francofort­e alle Maldive un volo è attualment­e disponibil­e, in Italia una finestra per trasferime­nti a lungo raggio è invece del tutto assente». Stesso scenario sconfortan­te quello tracciato dall’Ad di Welcome Travel

Group Adriano Apicella, a capo del network di 1300 agenzie partecipat­o da Alpitour e Costa Crociere: «i 100 milioni previsti in finanziari­a sono davvero troppo pochi - ci dice - se si considera l’anomalo allargamen­to della platea dei destinatar­i». Apicella sollecita «l’immediato rifinanzia­mento dei ristori nel secondo semestre 2020 e anche la giusta consideraz­ione del fatto che le agenzie di viaggio svolgono in alcuni casi ruolo di organizzaz­ione viaggi, in altri di mediazione». «Siamo a fatturato zero da agosto - conclude l’Ad di Wtg - e lo resteremo prevedibil­mente fino a maggio 2021. Oltre ai ristori sollecitia­mo chiarezza. Si rivolge ad un’agenzia il turista che programma un viaggio. Come farlo oggi senza regole certe?».

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