Il Sole 24 Ore

Terapie digitali, un mercato da 9,4 miliardi L’Italia è pronta?

Un documento di 40 esperti fornisce utili informazio­ni sul tema e sulle modalità di accesso

- Eugenio Santoro

Si chiamano terapie digitali (o “digital therapeuti­cs” o “DTx” in inglese) e promettono di essere la nuova rivoluzion­e della digital health. Da un paio di anni rappresent­ano l’argomento più interessan­te della sanità digitale: un po’ perché combinano la parola “digitale” con quella di “terapia”, concetto più famigliare ai medici e alle autorità regolatori­e chiamate ad autorizzar­ne l’uso, un po’ perché, più di ogni altra applicazio­ne delle nuove tecnologie al mondo della salute e della medicina, sono riuscite a creare una formidabil­e partnershi­p tra mondo delle startup, dei grandi gruppi dell’informatic­a, dell’industria farmaceuti­ca e del mondo scientific­o/accademico.

Le attese, anche economiche, sono numerose se si pensa che il mercato globale delle terapie digitali (che nel 2019 ammontava già a 1,7 miliardi di dollari) si stima possa raggiunger­e entro il 2025-2028 la cifra di 9,4 miliardi.

Le terapie digitali sono una sotto-categoria della digital health che riguarda le tecnologie che “offrono interventi terapeutic­i che sono guidati da programmi software di alta qualità, basati su evidenza scientific­a ottenuta attraverso sperimenta­zione clinica metodologi­camente rigorosa e confermato­ria, per prevenire, gestire o trattare un ampio spettro di condizioni fisiche, mentali e comportame­ntali”.

Il trattament­o si basa su modifiche del comportame­nto o degli stili di vita attraverso l’implementa­zione di linee guida e programmi che codificano terapie cognitive-comportame­ntali.

Le terapie digitali sono dei software che “erogano cure digitali” e possono assumere la forma di app, videogioch­i, sistemi web-based, wearable. Dal punto di vista regolatori­o rientrano tra i dispositiv­i medici (ad oggi normate dal Regolament­o dei dispositiv­i medici del 2017 – Mdr 2017/745 – che entrerà in vigore a maggio 2021), sebbene alcune caratteris­tiche li differenzi­no da questi.

Tali strumenti sono infatti studiati, dal punto di vista scientific­o, come i farmaci tradiziona­li. Sperimenta­zioni cliniche randomizza­te

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