Inter, Bc Partners scopre le carte: il fondo avvia la due diligence sul club
Parte l’analisi economica e finanziaria: sul tavolo l’ingresso nel capitale Si dimette il Cfo Williams Ma resterà qualche mese per le necessità del club
Il fondo di private equity Bc Partners ha avviato la « due diligence » , cioè l’analisi, sulla situazione economica e finanziaria dell’Inter.
Sarà un lavoro complesso e sarà necessaria forse ancora qualche settimana, prima di capire se è possibile trovare un accordo tra il private equity internazionale e il gruppo Suning. Sul piatto c'è una quota del club nerazzurro. Di maggioranza o di minoranza si vedrà, ma nel frattempo c’è da segnalare una fase di approfondimento nelle trattative, il cui esito ( positivo o negativo) potrebbe aversi prima delle canoniche quattro settimane richieste per una « due diligence » con l’esame di tutti i contratti.
A fianco di Bc Partners, secondo indiscrezioni, non ci sarebbe ancora alcun advisor finanziario o legale. Le discussioni sarebbero gestite in questa fase soltanto da Goldman Sachs, consulente di Suning. Ma è probabile che nei prossimi giorni Bc Partners possa scegliere propri advisor per entrare nel vivo della trattativa. Molte banche d’affari si sarebbero già fatte avanti.
Nel frattempo, c’è da segnalare che alcune settimane fa ha annunciato le dimissioni il Cfo Tim Williams, che prima dell’Inter era stato al Manchester United e prima ancora in Ernst & Young, desideroso di tornare nel Regno Unito per motivi personali. Il manager aveva già preannunciato le sue intenzioni nel novembre scorso, ma ora avrebbe trovato un accordo con la proprietà cinese.
Resterà ancora il tempo necessario per svolgere le attività necessarie al club, come appunto il supporto nella « due diligence » di Bc Partners, in attesa di un sostituto nel ruolo.
C’è da dire che quelli che attendono l’Inter sono mesi importanti e cruciali. Tra febbraio e marzo ci saranno infatti una serie di scadenze di pagamento, anche sul fronte finanziario: scadenze che, in un altro periodo storico, non sarebbero state un problema.
Suning è un colosso del retail in Cina, ma la pandemia, unita alle restrizioni del Governo di Pechino, ha bloccato l’esportazione di capitali al di fuori del confine cinese per motivi sportivi. Negli scorsi giorni i club della massima serie cinese, fra i quali lo stesso Jiangsu Suning, sono stati obbligati dalla Federcalcio cinese, espressione del Governo, a cancellare il nome della proprietà- sponsor. Insomma, i paletti di Pechino diventano più stringenti e sarà da vedere se Suning riuscirà a risolvere gli ostacoli.
Da pagare in febbraio ci sono gli stipendi dei giocatori prorogati in estate. Ma non c’è soltanto questa scadenza. Nel 2021 potrebbe essere necessario anche un aumento di capitale assieme al rifinanziamento del bond ( due emissioni per 375 milioni). Su questi ultimi, in scadenza nel 2022, sono pronte a scattare anche delle clausole, nel caso non vengano onorate le scadenze programmate, come ad esempio il pagamento periodico degli interessi a favore dei bondholder.
Sui bond, una cui fetta è stata sottoscritta dal socio di minoranza LionRock Capital, esistono clausole che prevedono, nel caso non vengano onorati gli interessi, che il comitato dei creditori possa chiedere la cessione del club nerazzurro.