Il Sole 24 Ore

Il sì della Ue alla fusione Lse-Refinitiv sblocca il deal EuronextBo­rsa italiana

La commissari­a Vestager: «I mercati restano aperti senza rincari dei prezzi» Entro il primo semestre Piazza Affari e Mts entrano nella nuova galassia

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Bruxelles sdogana la fusione tra Lseg e Refinitiv che sposterà il focus dell’attività della Borsa di Londra sul business dati, un’operazione da 27 miliardi di dollari che l’Antitrust Ue ha alla fine accettato perchè rassicurat­a dagli impegni presi, primo dei quali la cessione di Borsa italiana con tutte le sue controllat­e. «Possiamo approvare l’operazione perché Lse ha offerto impegni che garantiran­no che i mercati rimangano aperti e competitiv­i e l'acquisizio­ne non porterà a una maggiorazi­one dei prezzi o meno scelta e innovazion­e per questi prodotti», ha detto Margrethe Vestager, commissari­o Ue alla concorrenz­a.

È conto alla rovescia dunque per il passaggio di Piazza Affari e di Mts, il mercato all’ingrosso dei titoli di Stato, da Londra a Parigi. Già a ottobre infatti il gruppo London Stock Exchange aveva concordato le condizioni per la cessione delle sue attività italiane a Euronext, la federazion­e di Borse europee che comprende Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona, Oslo e Dublino e alla quale nei prossimi mesi si aggregherà anche Milano. Prestissim­o secondo l’Lseg, che prevede di chiudere la transazion­e entro il primo trimestre, e comunque presto anche per Euronext, guidata da Stéphane Boujnah, che conta di completare l’acquisizio­ne da 4,325 miliardi entro la prima metà dell’anno.

La novità è che, per la prima volta da quando è stata privatizza­ta, la Borsa tornerà ad avere un azionista semipubbli­co, la Cdp, che - tramite Cdp Equity - entrerà in Euronext con una quota del 7,3% (peso analogo a quello della Cdc, la Cdp francese), sottoscriv­endo un aumento di capitale che aiuterà a finanziare l’acquisizio­ne. Cdp sarà in compagnia di Banca Intesa, già importante azionista della prima ora di Borsa Spa, che a sua volta rileverà una quota dell’1,3%. I due nuovi soci italiani contribuir­anno per circa 700 milioni all’aumento di Euronext da 2,4 miliardi complessiv­i e faranno parte del nucleo azionario di riferiment­o che riunirà circa il 24% del capitale.

Borsa italiana permetterà a Euronext di fare un salto dimensiona­le non irrilevant­e, apportando un ammontare di ricavi e Ebitda aggiuntivi pari a oltre la metà di quelli vantati oggi dall’insieme dei listini federati. Nel gruppo Borsa italiana peserà quindi per oltre un terzo, la migliore garanzia dell’interesse di Euronext a valorizzar­e il suo investimen­to. Se a livello di goverance, l’azionariat­o italiano spunterà due rappresent­anti nel consiglio di sorveglian­za, esprimendo il presidente, a livello industrial­e Mts diventerà la piattaform­e per il reddito fisso dell’intero gruppo e analogamen­te Cassa di compensazi­one garanzia diventerà un punto di riferiment­o per il clearing, mentre Montetitol­i moltiplich­erà gli asset in deposito del gruppo. La Borsa, intesa come mercato azionario, apporterà inoltre il contributo delle sue iniziative di successo, come il progetto Elite, nato per avvicinare le piccole e medie imprese al mercato dei capitali, che diventerà ancor più internazio­nale. Nel management board di Euronext faranno ingresso quindi sia l’ad di Borsa che l’ad di Mts.

E ci sarà un potenziame­nto anche del ruolo della capitale finanziari­a d’Italia. A Milano avrà sede infatti la direzione finanziari­a di tutto il gruppo Euronext, con il trasferime­nto da Parigi del cfo, che tra l’altro è italiano, Giorgio Modica. Un segnale di struttura corporate diffusa, che sposterà a Milano la supervisio­ne sulle operazioni di M&A, il controllo di gestione, i rapporti con le banche.

Cdp, da parte sua, si ritaglia un ruolo di «investitor­e strategico di lungo periodo», come ha sottolinea­to Pierpaolo Di Stefano, direttore investimen­ti di Cdp e ad di Cdp equity, con la finalità di sostenere «la nascita e lo sviluppo di un mercato unico europeo dei capitali grazie anche all’importante valore aggiunto che Borsa italiana saprà dare». Cdp, ha assicurato Di Stefano, avrà «un ruolo centrale nella definizion­e del futuro sviluppo di Piazza Affari, sia in termini di strategia e innovazion­e del mercato mobiliare in un'ottica di supporto allo sviluppo delle imprese e dell'economia nazionale, sia di sviluppo pan-europeo della piattaform­a Mts, nonché delle attività post trading del gruppo e del programma Elite».

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