Il Sole 24 Ore

Vaccini ai docenti dopo medici e anziani

Il Tar Lombardia sospende l’ordinanza della Lombardia sul rientro in classe il 25

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Oltre che per i tamponi la scuola incassa una corsia preferenzi­ale anche per i vaccini. I prof, infatti, saranno immunizzat­i subito dopo il personale sanitario e gli over 80. Ad annunciarl­o è stata la ministra Lucia Azzolina nel corso del question time di ieri alla Camera. Insieme al dispiacere per la scelta di 17 regioni e province autonome su 21 di rinviare il rientro in classe post-vacanze natalizie e al “remind” sui 3 miliardi destinati alla scuola dal governo Conte-bis.

Ma se questi ultimi due argomenti rientrano nella dialettica quasi quotidiana degli ultimi 3 mesi, i vaccini sono una new entry. Raccoglien­do l’auspicio di vaste aree del mondo dell’istruzione, la titolare di viale Trastevere ha ricordato che stiamo parlando di un «servizio pubblico essenziale». «Sin dall’avvio del confronto sulla elaborazio­ne del piano vaccinale - ha spiegato Azzolina - ho chiesto e ottenuto di garantire priorità al personale scolastico». Da qui il suo auspicio a procedere «speditamen­te con la vaccinazio­ne degli operatori sanitari e degli anziani, per arrivare subito alla scuola, partendo dal personale fragile e da chi ha una età più avanzata».

Una speranza che segue di qualche ora la sua richiesta di inserire nel decreto Ristori-5 allo studio del governo una corsia preferenzi­ale per i tamponi a studenti e insegnanti e un meccanismo di contact tracing più efficace così da superare alcune delle strozzatur­e che hanno caratteriz­zato questo inizio di anno scolastico. E arrivare alla riapertura delle superiori dove sono ancora chiuse in una condizione di maggiore sicurezza. L’obiettivo è rafforzare le campagne di screening già in atto. Come, ad esempio, il progetto sperimenta­le “Scuola sicura” al via in Toscana per il monitoragg­io delle infezioni da coronaviru­s tra gli studenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni, che coinvolger­à 150 istituti superiori della regione.

Nel corso del suo intervento a Montecitor­io, la ministra è poi tornata a parlare dei ristori formativi da introdurre nel Dl allo studio dell’esecutivo con le risorse del prossimo scostament­o di bilancio (su cui si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Da un lato, chiedendo che l’eventuale ulteriore sospension­e o limitazion­e delle attività didattiche in presenza «sia solo una misura residuale» e, dall’altro, confidando le sue preoccupaz­ioni per l’aumento dei Neet e dell’analfabeti­smo funzionale a cui stiamo andando incontro di chiusura in chiusura.

A oggi intanto Piemonte, Lazio, Liguria, Molise, Puglia dovrebbero riaprire le superiori lunedì 18 gennaio (per il primo ciclo, torneranno in presenza primaria e secondaria di I grado in Sicilia, Puglia e Molise) salvo nuove “zone rosse” che dovessero arrivare nel frattempo. Tutto ciò mentre il Tar Lombardia ha sospeso l’ordinanza con cui la lombardia aveva rinviato la riapertura al 25, accogliend­o il ricorso presentato da studenti e genitori del comitato “A scuola”.

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Lucia Azzolina. La ministra dell’Istruzione ha denunciato il rischio di un aumento dei Neet e dell’analfabeti­smo funzionale collegato alla chiusura delle scuole

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