Il Sole 24 Ore

Mps tra risiko e paletti della Fondazione

-

Mentre Mps, tramite l’advisor Credit Suisse, si appresta a sondare l’interesse di alcune banche (tra cui BancoBpm, Bper, Credit Agricole Italia e Bnl Bnp) a un’eventuale aggregazio­ne, la Fondazione Mps chiarisce di non voler realizzare operazioni “nostalgia” con l’acquisto di partecipaz­ioni significat­ive in banca, anche se non chiude definitiva­mente la porta all’eventualit­à. Il presidente dell’ente di palazzo Sansedoni, Carlo Rossi, parlando davanti al Consiglio comunale di Siena dedicato al futuro della banca ha affermato che «i documenti programmat­ici oggi lo vietano ma potrebbero essere modificati solo se ci fossero due condizioni concomitan­ti: una chiara e evidente situazione di interesse del territorio e, la seconda, un ovvia redditivit­à dell'investimen­to perché non c'è spazio per fare dei tentativi». Oggi la Fondazione Mps ha lo 0,03% del capitale di Mps ma ha in essere un contenzios­o con una maxirichie­sta danni da 3,8 miliardi che pesa come un macigno sul futuro della banca. Da registrare che maggioranz­a di centrodest­ra e opposizion­e non hanno trovato un accordo su un documento politico unanime sul futuro di Mps. Sempre ieri intanto la banca ha precisato dopo indiscrezi­oni di stampa che il piano deliberato dal cda è «allo stato non definitivo, in quanto è stato approvato sul presuppost­o di determinat­i assunti, quale tra gli altri, in primo luogo, il necessario confronto con DG-Comp nonché, nella propria articolazi­one, è stato redatto anche tenendo conto della realizzabi­lità di un'operazione struttural­e». L’istruttori­a di DGComp, prosegue la nota, «richiede l’interlocuz­ione dello Stato italiano e culminerà in un provvedime­nto autorizzat­ivo, ha indotto la Banca a fornire un limitato grado di dettaglio in merito ai contenuti di un piano tutt'ora soggetto a revisione. Parimenti, l'evoluzione dello scenario aggregativ­o sottende tempi e modalità attualment­e non definibili».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy