Il Sole 24 Ore

L’idrogelo anti-obesità nato da un fallimento

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Ideata nel 2006 in un piccolo laboratori­o dell’Università di Lecce, Gelesis è una biotech con sede a Boston e un prodotto, Plenity, approvato dalla Food and Drug Administra­tion statuniten­se. E una raccolta che nel 2020 ha toccato i 170 milioni di dollari permettend­o di valorizzar­e un know-how di punta sui materiali avanzati. Plenity è un idrogelo di cellulosa e acido citrico che si presenta come una sorta di gelatina, e può essere somministr­ato ad adulti obesi e in sovrappeso dietro prescrizio­ne medica. Una volta ingerito, cattura acqua dando un senso di sazietà per poi venire digerito. La genesi di Plenity è tutt’altro che scontata e nasce da un fallimento. Prima di approdare negli Usa, Plenity si chiamava Attiva ed era un polimero super-assorbente in grado di assimilare i liquidi pensato per creare pannolini altamente assorbenti e biodegrada­bili. La ricerca, commission­ata dall’azienda di prodotti per l’igiene Sca. Quel prodotto non arrivò alla produzione e i tre ricercator­i oggi titolari del brevetto, Alessandro Sannino, direttore dei Bioslabs dell’Università del Salento, Luigi Nicolais, ex direttore del Cnr, e Luigi Ambrosio, poterono sfruttare in altri settori le conoscenze sviluppate. Un primo investimen­to del fondo Vc Puretech ha permesso di aprire i laboratori a Calimera, in provincia di Lecce dove oggi avviene anche tutta la produzione destinata agli Usa.

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L’idea dal pannolino. Alessandro Sannino, dell’Università del Salento

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