Contratto della concia, arriva un aumento di 65 euro sui minimi
Un aumento sui minimi di 65 euro. Una flessibilità che farà sì che la quota di contratti flessibili su quelli totali a tempo indeterminato, possa raggiungere il 32%. La sanità integrativa per tutti. E un osservatorio bilaterale sull’assenteismo. Sono i cardini su cui si regge il nuovo contratto della concia, il secondo di questa tornata di rinnovi nel settore della moda, dopo l’occhialeria. L’intesa sull’ipotesi di accordo è stata raggiunta ieri da Unic, l’associazione di Confindustria che rappresenta 1.200 concerie e Filctem, Femca e Uiltec. L’accordo riguarda gli oltre 17mila addetti e sarà in vigore fino a giugno 2023, prolungando così la scadenza contrattuale di ottobre 2022. Dopo aver chiuso il 2020 con un calo del fatturato del 25% e della produzione del 20%, per evitare alle imprese un aggravio finanziario nella prima parte del 2021, la prima tranche di aumento sarà di 15 euro e arriverà a settembre di quest’anno. La seconda scatterà a gennaio 2022 e sarà di 35 euro, mentre l’ultima ad agosto del 2022 e sarà di 15 euro.
Come spiegano da Unic, i picchi della produzione delle case di moda, sempre più difficili da individuare per via dell’aumento delle collezioni e delle capsule, non consentono più di affidarsi, come in passato, a una programmazione standard basata su due collezioni. Di qui la necessità di essere molto più flessibili nell’organizzazione, a cui questo contratto viene incontro «innalzando la percentuale di ricorso ai contratti a tempo determinato, compresi i contratti di somministrazione a tempo determinato, al 32%, come media annua, del numero di contratti a tempo indeterminato», spiegano da Unic. E sempre sull’organizzazione del lavoro la necessità di risolvere il tema dell’assenteismo. A questo proposito le parti si sono impegnate a «rivedere integralmente l’istituto, qualora, all’esito del monitoraggio in contraddittorio nell’ambito dell’Osservatorio nazionale conciario, dovessero risultare percentuali anomale».
Sulversantedelwelfarevieneintrodottal’assistenzasanitariaintegrativaconl’iscrizionedituttiilavoratorialSanimoda conuncontributodi12euromensilidaluglio2021.Inuncontesto pandemico così complesso, per la segretaria generale Femca-Cisl, Nora Garofalo «l’avvio del fondo Sanimoda è un’ottimanotiziaperilavoratoricheavrannolacoperturadelle prestazionisanitarie».Aquestosiaggiungachevieneportato da4a8eurol’elementodigaranziaretributivaperleaziende senzacontrattazionedisecondolivello,mentreperilfondodi previdenzaintegrativaPrevimoda,dalottobre2022,perlepochecentinaiadiiscritti,ilcontributoacaricodell’azienda,sui minimitabellari,vieneportatodall’1,5al2%,conunaumento cheisindacatiquantificanoin5euroecheliportaadirecheil trattamentoeconomicocomplessivoèparia86euro.«Sulsalario-dicelasegretarianazionaledellaFilctemCgil,SoniaPaoloni-abbiamoconfermatoilPattoperlafabbricaedilrecupero siadell’Ipcasiadiunapartedellaproduttivitàalivellonazionaleancheattraversoilpremiodiperequazionemensile,fermo daannichevieneraddoppiato».IlsegretariogeneraledellaUiltec, Paolo Pirani, si dice soddisfatto «dell’esito contrattuale e del ruolo che sta avendo il nostro sindacato nella tornata dei rinnovi contrattuali in ambito industriale».
Più flessibilità nelle
assunzioni: tempo determinato fino al 32%