Nei macchinari si guarda già al rimbalzo
Dopo la perdita di 18 punti, nel 2021 l’ipotesi di una risalita dei volumi dell’ 8,9%
Dall’ipotesi di un - 30 ad un - 17,9%. Dati da dimenticare quelli del 2020 per l’area di Federmacchine, che pure presenta un consuntivo oltre le attese. Preludio ad una ripresa sostenuta: nelle stime della federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali i ricavi faranno segnare un incremento dell’ 8,9%, attestandosi poco oltre i 43 miliardi di euro, chiudendo quindi solo in parte il gap aperto lo scorso anno.
Parziale recupero determinato sia dall'export, atteso in crescita dell' 8% a 29.349 milioni di euro, sia dalle consegne dei costruttori italiani che, in virtù di un incremento del 10,8%, raggiungeranno il valore di 13.850 milioni di euro.
Il consumo italiano di beni strumentali, sostenuto anche dagli incentivi fiscali previsti dal piano Transizione 4.0, salirà a 22.279 milioni di euro, il 12,4% in più rispetto al 2020, trainando non solo le consegne dei costruttori ma anche le importazioni, che dovrebbero segnare un recupero del 15%, raggiungendo il valore di 8.429 milioni di euro. « Le aziende italiane del settore - spiega Giuseppe Lesce, presidente Federmacchine - hanno dimostrato di saper tenere e il mercato di saper reagire. Con questi presupposti e con le indicazioni di contesto possiamo pensare che il 2021 ci permetterà di recuperare parte del terreno perso. Ciò di cui abbiamo bisogno è la fiducia, che può venire soltanto dalla chiara certezza di poter contare su una campagna vaccinale rapida e diffusa tra la popolazione e su una relativa stabilità politica e economica » .
43 MILIARDI DI RICAVI ATTESI La federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali stima per il 2021 ricavi in aumento dell’ 8,9%, a circa 43 miliardi di euro