Terna avvia i motori del Tyrrhenian Link: parte l’iter autorizzativo
Al via la consultazione pubblica con il territorio per il nuovo collegamento Donnini: « L’opera sarà un volano importante per la ripartenza del Paese »
Terna accende i motori per la realizzazione del Tyrrhenian Link, il nuovo collegamento elettrico tra Sicilia, Campania e Sardegna: due linee sottomarine ( la prima tra Campania e Sicilia, l’altra tra Sicilia e Sardegna) per complessivi 950 chilometri di infrastruttura da mille megawatt ciascuna in corrente continua e per un investimento totale di 3,7 miliardi. Con il primo dei “Terna Incontra”, di scena ieri, in versione digitale, tra i tecnici dell’azienda e la cittadinanza di Termini Imerese, in Sicilia - ai quali seguiranno, oggi e domani, i confronti con i comuni di Battipaglia ed Eboli, in Campania -, è infatti partita la consultazione pubblica sull’opera, come indicato dal decreto semplificazioni che ha previsto questo snodo per tutti i progetti di interesse comunitario ( i cosiddetti “Pic”), sostituendo la modalità recentemente introdotta per i lavori di maggiori dimensioni, ma mai utilizzata, del “dibattito pubblico”, con l’obiettivo di favorire un iter accelerato ( fast track).
« È la fase in cui formalmente Terna presenta il progetto al territorio - spiega al Sole 24 Ore Giacomo Donnini, responsabile Sviluppo e Progetti Speciali del gruppo - e raccoglie le osservazioni che arrivano dalle comunità locali » . Un momento di confronto, quindi, che è già parte del dna della spa dell’alta tensione, la quale ha introdotto da tempo lo strumento della “progettazione partecipata” per far sì che la realizzazione degli interventi si avvalga delle indicazioni del territorio. « Gli esiti della consultazione, insieme al progetto definitivo, che raccoglie le osservazioni delle comunità locali - prosegue Donnini -, saranno poi trasmessi ai ministeri competenti, in particolare allo Sviluppo Economico, per l’avvio dell’iter autorizzativo vero e proprio che, nel caso specifico di queste opere, disciplinato dalla legge 239 del 2004, prevede il meccanismo dell’autorizzazione unica » .
Se tutto procederà senza intoppi, il percorso autorizzativo dell’intera opera dovrebbe concludersi nel secondo trimestre del 2023. « Ora stiamo avviando la parte relativa alla tratta Campania- Sicilia che è più avanti dal punto di vista concertativo e il cui iter prevediamo possa chiudersi in tempi più brevi, già nel 2022 » , chiarisce ancora il manager. Una volta che il processo sarà giunto a traguardo con il relativo decreto, partiranno quindi l’attività di progettazione esecutiva e l’ottenimento delle autorizzazioni di secondo livello ( quelle chieste, per esempio, per l’occupazione del suolo pubblico). « Sicuramente per questo tipo di progetti - aggiunge Donnini - prevediamo molto velocemente l’apertura dei cantieri che avverrà sei mesi dopo l’autorizzazione ministeriale. L’obiettivo, ribadito anche dal piano strategico di Terna, è di avviare l’entrata in esercizio del ramo orientale Continente- Sicilia entro la fine del 2025 » , mentre il completamento dell’intera opera è prevista entro il 2028, dieci anni dopo il primo riferimento. Va detto, infatti, che il Tyrrhenian Link fu messo nero su bianco la prima volta nel piano di sviluppo del 2018 di Terna per assicurare una risposta ai bisogni di Sardegna e Sicilia, entrambe caratterizzate da reti elettriche non particolarmente sviluppate e da impianti di generazione vetusti. Ma è chiaro che l’entrata in esercizio faciliterà anche lo spegnimento delle centrali a carbone e lo sfruttamento delle rinnovabili per le quali sono previsti investimenti importanti nelle isole e nel Sud Italia.
Nei giorni scorsi, poi, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ( Arera) ha sollecitato maggiori ragguagli sull’opera nel parere trasmesso al Mise sul piano di sviluppo 2020 di Terna. « L’Arera ha confermato la strategicità del progetto - chiarisce il manager - e ha chiesto alcuni approfondimenti limitatamente al ramo orientale: in sostanza, Terna dovrà effettuare un’analisi costi- benefici anche sulla base di ulteriori ipotesi » . Tale passaggio, ha chiarito la stessa Authority, non dovrà però impattare sull’iter autorizzativo del collegamento che, chiosa Donnini, « sarà un volano importante anche nella fase in cui il paese ha bisogno di ripartire e coinvolgerà, nelle tre aree interessate, 250 soggetti tra imprese locali e professionisti » .