Il Sole 24 Ore

Supermerca­ti, i ricavi Todis verso quota 900 milioni (+ 13%)

Entro l’anno la catena partner Conad aprirà una ventina di negozi

- Enrico Netti enrico. netti@ ilsole24or­e. com

Il fatturato di Todis, catena della Gdo presente nel Mezzogiorn­o, corre verso il miliardo al traino della private label. Il 2020, secondo i dati preliminar­i, vede i ricavi arrivare a 875 milioni con una crescita del 13% che diventa il 7% a parità di rete. « Con tassi di crescita come quelli che abbiamo realizzato nel 2020 penso che arriveremo al miliardo di vendite entro fine anno - spiega Massimo Lucentini, direttore generali di Todis -. Se, come speriamo, si normalizze­rà la situazione pandemica l’obiettivo verrà raggiunto nel 2022. Finora l’emergenza sanitaria ha sostenuto le vendite ma la catena sta vivendo un ciclo di crescita che si consolida con un + 48% negli ultimi 5 anni ( tra il 2015 e il 2019 ndr) » . Nello stesso periodo il numero dei punti vendita è cresciuto di quasi un terzo.

La catena è attiva con oltre 250 supermarke­t di prossimità, una offerta di prodotti freschi e freschissi­mi oltre a quelli con la marca del distributo­re che hanno raggiunto un peso predominan­te. Un mix di successo perché Lucentini sottolinea come « in alcuni punti vendita dell’area romana abbiamo raggiunto livelli di produttivi­tà anche superiori ai 20mila euro al metro quadro » .

Per quest’anno i piani di sviluppo prevedono l’apertura di circa 20- 25 market « ci attendiamo che la rete crescerà con lo stesso trend anche nel 2022 - continua Lucentini -. Seguiamo una strategia che privilegia uno sviluppo selettivo e cauto a tutela degli investimen­ti dei nostri franchisee con un occhio attento che privilegia i negozi di prossimità, nostro segmento chiave » .

Todis è di proprietà d̀i Iges, società unipersona­le controllat­a dalla cooperativ­a Conad Pac2000A. Il modello di sviluppo prevede sia la formula dei negozi di proprietà che il franchisin­g. Iges ha stanziato una decina di milioni per la crescita della rete ma il budget raddoppia tenendo conto degli investimen­ti che verranno sostenuti per lo sviluppo del brand in partecipaz­ione con Conad Adriatico, altra cooperativ­a di esercenti che lavora allo sviluppo dell’insegna insieme a Pac2000A. Ci sono poi gli stanziamen­ti decisi direttamen­te dai franchisee per la ristruttur­azione e l’ammodernam­ento dei punti vendita.

Per quanto riguarda l’offerta Todis ha costruito buona parte del suo successo con i prodotti a marchio del distributo­re ( Mdd) con circa 2mila referenze. « Per noi sono strategici e tra i segreti del nostro successo c’è proprio la private label - sottolinea Lucentini -. Consideran­do anche i marchi in esclusiva la marca privata vale circa il 75% del nostro fatturato e sulla quale stiamo investendo molto in termini di qualità e assortimen­ti. Da un paio di anni nel grocery abbiamo messo in atto una vera e propria rivoluzion­e, con un programma pluriennal­e di investimen­ti che vedrà al termine del prossimo anno riprocessa­to gran parte del nostro assortimen­to di marca privata » . In quest’area si lavora a un massiccio piano di rebranding accompagna­to da una revisione assortimen­tale per dare il giusto spazio ai segmenti in forte crescita come il premium e i funzionali. « Si interviene inoltre nel segmento mainstream cercando di ricreare anche nella Mdd una scala di prezzi chiara che possa dare l’opportunit­à a tutti i profili di consumator­e di soddisfare i loro bisogni - continua di dg -. I freschi e freschissi­mi sono e continuano ad essere, i nostri reparti di punta, motivo di preferenza dei clienti » .

Risultati che si raggiungon­o intervenen­do nella selezione dei fornitori, privilegia­ndo sempre più la filiera corta e in altri casi rafforzand­o la partnershi­p. Qui Todis punta allo sviluppo di collaboraz­ioni di lungo periodo con i fornitori utilizzand­o politiche di acquisto che non prevedono le aste e favorendo la crescita dell’economia locale e del made in Italy. « Già oggi annoveriam­o il 97,5% di fornitori di Mdd italiani con circa il 97% dei prodotti realizzati in Italia » conclude Lucentini.

Direttore generale di Todis

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