Il Sole 24 Ore

Piano da 3,5 milioni di ore verso la nuova normalità

- — G. Pog. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Da dicembre Tim ha avviato un Piano di interventi formativi per tutti i 37mila dipendenti: oltre 100 corsi articolati in 19 percorsi, per un volume di circa 3,5 milioni di ore. « L’obiettivo principale è investire sulle persone per potenziare le competenze distintive, creando le condizioni per incentivar­e l’innovazion­e ed introdurre modalità di lavoro agile » , spiega Andrea Laudadio che in ambito HR è responsabi­le di Tim Academy & Developmen­t. Il Piano guarda alla “nuova normalità”, perchè finita l’emergenza Covid in Tim il lavoro da remoto resterà assai diffuso, come prevede l’accordo sullo smart working raggiunto con il sindacato: « Insieme ai contenuti innovativi legati alla digitalizz­azione, all’intelligen­za artificial­e- aggiunge Laudadio - il piano è focalizzat­o molto sulla modalità di lavoro agile. Va ripensata l’organizzaz­ione del lavoro, la “nuova normalità” in Tim vedrà tutti i dipendenti lavorare ancora da remoto, in una prima fase torneranno in presenza per un giorno alla settimana, poi a regime saranno tre i giorni in presenza e due da casa » . Il Piano investe sul middle management, per renderlo in grado di gestire la trasformaz­ione: « Vorremmo favorire una leadership che utilizzi le leve strategich­e per motivare, gestire e far crescere i propri collaborat­ori - continua Laudadio -. La formazione è lo strumento per sostenere questo cambiament­o culturale » . Il Piano prevede una formazione trasversal­e finalizzat­a a sviluppare e potenziare la work identity, con interventi formativi cross company, incentrati sulle competenze per garantire l’occupabili­tà, l’autorealiz­zazione e l’inclusione sociale, e una formazione verticale dedicata alle diverse figure profession­ali per accrescere le competenze. « Il Piano - aggiunge Laudadio - ha puntato all’up skilling delle persone, per mantenere i nostri colleghi allineati alle necessità legate all’evoluzione del business, anche agendo sulle competenze soft, fondamenta­li per garantire l’adattabili­tà, la velocità ad assecondar­e il cambiament­o. Parte della formazione è dedicata alla riqualific­azione verso ruoli fondamenta­li, come i tecnici e progettist­i di rete » . Le relazioni industrial­i hanno un ruolo centrale: « Abbiamo creato un tavolo con il sindacato che si riunisce periodicam­ente per monitorare l’attuazione del Piano e, se necessario, apportare le correzioni » .

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Andrea Laudadio. È responsabi­le di TIM Academy & Developmen­t

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