Enel riqualifica 22mila persone con 37 percorsi
Tra i temi della formazione le rinnovabili, la transizione energetica e l’elettrificazione dei consumi
Trentasette percorsi f ormativi. Oltre 22mila persone coinvolte, in pratica quasi tutte le professionalità presenti in Enel. La durata di ogni corso varia a seconda dei contenuti, si svolgerà in orario di lavoro ma ciascun lavoratore beneficerà comunque di un massimo di 250 ore di formazione, come previsto dal bando Anpal, verrà promosso l’approccio “train the trainer”, coinvolgendo le risorse del Gruppo.
« Spazieremo - racconta Guido Stratta, direttore People and Organization Enel - dai percorsi di evoluzione digitale per il personale operativo e commerciale, ai progetti di Job Shadowing, quale innovativa modalità di apprendimento che favorisce la trasversalità tra competenze, soft e manageriali, passando per il piano di Upskilling e Reskilling che interessa competenze tecnico- professionali e culturali necessarie ad accompagnare il veloce e profondo cambiamento che l’azienda sta vivendo e guidando. Dedichiamo un’attenzione particolare alle diversità » .
Il Fondo nuove competenze in Enel è stato colto al volo: « Lo strumento - ha spiegato Stratta - rappresenta un cambio di passo rispetto alle politiche passive e agli ammortizzatori sociali. In quest’ottica, gli accordi sindacali siglati sul progetto formativo confermano come ci sia una condivisione di vedute sull’importanza dello sviluppo di nuove conoscenze » .
Dall’avvio dell’emergenza pandemica Enel ha riprogettato le modalità della formazione per consentire la fruizione on line su piattaforme informatiche. La durata dei moduli è stata ridefinita, non più intere giornate in presenza, ma aule formative a distanza di 3- 4 ore al massimo, in un numero di giorni che varia a seconda dei corsi.
Il nuovo piano formativo, realizzato attraverso il Fondo nuove competenze, si sviluppa in coerenza con la vision strategica del Gruppo ( il nuovo piano industriale al 2023 guarda allo sviluppo e alla transizione energetica con oltre 14 miliardi di investimento in Italia), e perciò spinge forte sulla trasformazione trainata dalla transizione energetica, con la decarbonizzazione, lo sviluppo delle rinnovabili, l’elettrificazione dei consumi, la digitalizzazione e i nuovi servizi e modelli di business abilitati da piattaforme, le innovazioni organizzative e di processo, il tutto orientato alla sostenibilità. « Per questo - ha sottolineato Stratta - puntare al reskilling e upskilling a fronte del crescente fabbisogno di persone qualificate, è fondamentale per Enel per facilitare l’adattamento a forme non rutinarie di lavoro, l’uso delle tecnologie digitali e la diffusione di una cultura generale orientata a soluzioni complesse » .
Come tutte le iniziative, anche il Fondo nuove competenze ha margini di miglioramento. « Penso al termine fissato per lo svolgimento delle iniziative formative troppo stringente - ha chiosato Stratta -. I percorsi formativi hanno ad oggi strutture meno pianificabili nel dettaglio e nelle tempistiche di fruizione, più frazionate nel tempo. Limitare la validità del fondo a pochi mesi significa spingere ad una erogazione concentrata in poco tempo, non sempre compatibile con le esigenze aziendali. La formazione on line “asincrona” poi se da un lato offre maggiore libertà per i partecipanti di scegliere orari e tempi di fruire dei corsi, dall’altro non permette di pianificare nel dettaglio le tempistiche e la numerosità di partecipazione. Per questo motivo si potrebbe valutare la presentazione successiva all’erogazione, sulla base delle ore effettivamente fruite » .