Tra Confindustria e sindacati dialogo sulla occupazione
Un confronto faccia a faccia tra Confindustria e sindacati, sul tema dell’occupazione, in vista dei prossimi appuntamenti con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Ieri mattina, nella sede di Confindustria di via Veneto, si sono visti il presidente Carlo Bonomi, e i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri. Un’ora di colloquio, per scambiarsi direttamente le opinioni sui temi caldi di questa fase: blocco dei licenziamenti, riforma degli ammortizzatori sociali, politiche attive del lavoro.
Prima di ieri c’era stato un solo confronto a tu per tu tra i vertici di Confindustria e di Cgil, Cisl e Uil, il 7 settembre dello scorso anno. All’epoca l’urgenza riguardava il rinnovo dei contratti. Nei mesi scorsi ci sono state chiusure importanti su questo fronte, ultima la firma del contratto dei metalmeccanici.
Oggi l’emergenza riguarda l’occupazione e il blocco dei licenziamenti che scade a marzo, in uno scenario in cui i posti di lavoro persi sono già stati oltre 600 mila a causa della crisi per il Covid.
Per la leader della Cisl, Furlan, l’incontro è stato positivo: « Abbiamo messo sul tavolo i vari problemi, su alcune questioni c’è la volontà di analisi congiunta e, se ci riusciamo, anche di trovare proposte congiunte » .
Confindustria, nell’incontro di martedì al ministero del Lavoro, aveva sollevato un problema di metodo: e cioè la necessità di avviare un confronto a tre, con governo e sindacati, superando l’approccio degli incontri separati. Per quanto riguarda il blocco dei licenziamenti c’è il no ad una proroga generale: sarebbe un segnale sbagliato, ha detto Bonomi l’altro ieri. Se le attività sono ferme perché lo decide il governo è giusto il blocco, ma dove ci sono riduzioni dovute al mercato per Confindustria bisogna consentire alle aziende di riposizionarsi, ristrutturare e investire. E contemporaneamente andare avanti con la riforma degli ammortizzatori sociali e rafforzando le politiche attive, aprendo alle agenzie private. L’obiettivo è l’occupabilità delle persone e valorizzare il capitale umano, rafforzando la formazione.
Su questi aspetti Confindustria ha insistito nell’incontro con Orlando di martedì. Gli imprenditori hanno sollecitato anche una revisione del decreto dignità sui contratti a tempo determinato. Va ripensato anche il reddito di cittadinanza, che non ha dato risposte sulle politiche attive e può essere utilizzato per contrastare la povertà.