Leonardo vola in Borsa sul dossier Drs Dopo Cingolani c’è Cioffi
Fiducia a Lucio Valerio Cioffi per sostituire Roberto Cingolani, il fisico volato da Leonardo in un ministero di punta del nuovo governo guidato da Mario Draghi. Un sostituto solo in via temporanea, « ad interim » , ha deciso Alessandro Profumo, ad del gruppo dell’aerospazio e difesa.
Profumo ha affidato all’ingegner Cioffi, che dal primo settembre è direttore generale dell’ex Finmeccanica, « ad interim » le funzioni di Ctio ( Chief technology & information officer). Ieri le azioni di Leonardo si sono infiammate, hanno chiuso in rialzo del 10% a 6,59 euro. Su richiesta della Consob, mezz’ora prima della chiusura di Borsa Leonardo ha comunicato che « sta valutando la possibilità di procedere alla quotazione di Leonardo Drs in un’ottica di creazione di valore per i propri azionisti. La società ribadisce tuttavia che, come già comunicato in data 9 novembre 2020, nessuna decisione formale in merito è stata ancora presa » .
Il cda di Leonardo si riunirà il 25 febbraio e potrebbe prendere una decisione sul collocamento di una quota intorno al 35% della controllata americana, tra i fornitori dell’esercito americano, da quotare a New York. La principale banca incaricata è Goldman Sachs. Non è tra i collocatori Mediobanca, ma potrebbe avere un altro ruolo.
Secondo il Messaggero, che ieri ha anticipato l’accelerazione della quotazione di Drs, la società potrebbe essere valutata 3,5 miliardi. Il collocamento sarà tutto con vendita di azioni. Se vendesse il 35% a questa valutazione, Leonardo incasserebbe circa 1,2 miliardi. Leonardo afferma che intende mantenere il controllo della società ( ha il 100%). Negli ultimi anni Drs ha avuto un miglioramento di ricavi, ordini e redditività, che è superiore a quella di Leonardo: il Ros 2019 è il 5,9% rispetto al 5,5% del gruppo. I ricavi 2019, 2,73 miliardi di dollari, sono pari al 17,7% dei ricavi del gruppo ( 19% nei primi nove mesi 2020). Drs è stata comprata nel 2008 da Pier Francesco Guarguaglini, in competizione con Thales e, secondo voci, Eads ( oggi Airbus), pagata 3,6 miliardi di dollari per cassa, oltre a 1,6 miliardi di indebitamento finanziario netto.
Tornando alla sostituzione di Cingolani, Profumo ha affidato un incarico temporaneo al d. g. Cioffi, in attesa di individuare un sostituto stabile per lo scienziato- manager. Oppure, ipotizza qualcuno, in attesa di un eventuale ritorno. Cingolani ha dichiarato al Fatto Quotidiano di ieri: « Ho accettato. Tanto resto un anno, un anno e mezzo, poi me ne vado » . In Leonardo era arrivato a settembre 2019 da direttore scientifico dell’Iit di Genova. La società non ha chiarito se Cingolani ha dato le dimissioni, secondo indiscrezioni potrebbe essere in aspettativa o in distacco al governo.
Cingolani è stato indicato come ministro per la Transizione ecologica, il “superdicastero” voluto dal leader M5S Beppe Grillo. Dal punto di vista formale è « ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare » . Le ulteriori deleghe, in particolare sull’energia che oggi sono del Mise, devono ancora essergli attribuite.