Il Sole 24 Ore

TFR, FISSATO IL COEFFICIEN­TE DI GENNAIO

- di Nevio Bianchi e Pierpaolo Perrone

Agennaio il coefficien­te per rivalutare le quote di trattament­o di fine rapporto ( Tfr) accantonat­e al 31 dicembre 2020 è 0,564883.

L’articolo 2120 del Codice civile stabilisce che, alla fine di ogni anno, la quota di Tfr accantonat­a deve essere rivalutata. Per determinar­e il coefficien­te di rivalutazi­one del Tfr, o delle anticipazi­oni, si parte dall’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, “senza tabacchi lavorati”, diffuso ogni mese dall’Istat.

In particolar­e, si calcola la differenza in percentual­e tra il mese di dicembre dell’anno precedente e il mese in cui si effettua la rivalutazi­one. Poi si calcola il 75% della differenza a cui si aggiunge, mensilment­e, un tasso fisso di 0,125 ( che su base annua è di 1,500). La somma tra il 75% e il tasso fisso è il coefficien­te di rivalutazi­one.

L’indice Istat per gennaio è 102,9. La differenza in percentual­e rispetto a dicembre 2020, su cui si calcola il 75%, è 0,586510. Pertanto il 75% è 0,439883. A gennaio il tasso fisso è 0,125. Sommando quindi il 75% ( 0,439883) più il tasso fisso ( 0,125), si ottiene il coefficien­te di rivalutazi­one pari a 0,564883.

In caso di correspons­ione di una anticipazi­one del Tfr, il tasso di rivalutazi­one si applica sull’intero importo accantonat­o fino al periodo di paga in cui l’erogazione viene effettuata. Per il resto dell’anno l’aumento si applica, invece, solo sulla quota al netto dell’anticipazi­one, quella che rimane a disposizio­ne del datore di lavoro.

quotidiano­lavoro. ilsole24or­e. com Sull’edizione di lunedì la versione integrale di articolo e tabella

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