TFR, FISSATO IL COEFFICIENTE DI GENNAIO
Agennaio il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto ( Tfr) accantonate al 31 dicembre 2020 è 0,564883.
L’articolo 2120 del Codice civile stabilisce che, alla fine di ogni anno, la quota di Tfr accantonata deve essere rivalutata. Per determinare il coefficiente di rivalutazione del Tfr, o delle anticipazioni, si parte dall’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, “senza tabacchi lavorati”, diffuso ogni mese dall’Istat.
In particolare, si calcola la differenza in percentuale tra il mese di dicembre dell’anno precedente e il mese in cui si effettua la rivalutazione. Poi si calcola il 75% della differenza a cui si aggiunge, mensilmente, un tasso fisso di 0,125 ( che su base annua è di 1,500). La somma tra il 75% e il tasso fisso è il coefficiente di rivalutazione.
L’indice Istat per gennaio è 102,9. La differenza in percentuale rispetto a dicembre 2020, su cui si calcola il 75%, è 0,586510. Pertanto il 75% è 0,439883. A gennaio il tasso fisso è 0,125. Sommando quindi il 75% ( 0,439883) più il tasso fisso ( 0,125), si ottiene il coefficiente di rivalutazione pari a 0,564883.
In caso di corresponsione di una anticipazione del Tfr, il tasso di rivalutazione si applica sull’intero importo accantonato fino al periodo di paga in cui l’erogazione viene effettuata. Per il resto dell’anno l’aumento si applica, invece, solo sulla quota al netto dell’anticipazione, quella che rimane a disposizione del datore di lavoro.
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